Napoli è ora di sfatare il tabù Genoa.

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Con il campionato da poco iniziato, il nuovo Napoli si appresta a disputare il suo terzo anno di Serie A. Sfogliando le pagine dei due anni appena trascorsi, si possono notare strabilianti vittorie della squadra azzurra con avversari di caratura mondiale, partite di poco spessore tecnico contro squadre di provincia e un’alternanza di vittorie casalinghe e sconfitte in trasferta.
Il Napoli,come appena detto, ha offerto prestazioni (soprattutto quelle casalinghe disputate in notturna) davvero sensazionali contro squadre del calibro di Inter, Milan, Juventus, Fiorentina, Lazio, Roma. Se in alcuni casi,vedi Roma, la squadra partenopea non è riuscita a vincere, ha offerto una prestazione sensazionale portando a casa almeno un punto.
 L’unica squadra con la quale in questo biennio il Napoli non ha guadagnato nemmeno un punto è contro l’amico Grifone. Se nella stagione trascorsa in cadetteria gli azzurri ottennero due pareggi, tra i quali quello di Marassi che regalò ad entrambi le compagine gemellate la massima serie, negli ultimi due anni il Napoli ha perso sia negli incontri casalinghi che quelli di Genova.
Si ricordi il primo incontro disputato in un San Paolo vuoto, per la giornata di squalifica combinata alla squadra campana, un Genoa corsaro conquistò 3 punti importantissimi negli ultimi minuti di partita, quando il gol di Sculli successe al primo vantaggio genoano grazie all’autorete di Paolo Cannavaro e al pareggio momentaneo di Domizzi su calcio di rigore. Nella gara di ritorno la musica non cambiò: se al San Paolo la squadra di Edy Reja non meritò la sconfitta, a Marassi il Genoa di Gasperini annichilì un Napoli svogliato e poco preciso con un netto 2-0.
Nella stagione 2008/2009,la gara di andata si disputò a Marassi quando il Napoli era “distratto” dalla gara di Coppa Uefa con il Benfica. La partita europea infrasettimanale, però non incise sulla prestazione della squadra campana, che disputò un ottimo match anche se il risultato fu a favore degli avversari. Quella partita è stata riconosciuta da molti come una delle più belle del campionato scorso non solo per il numero di gol (5), ma anche per come fu preparata dai due tecnici e per come fu interpretata dalle due squadre. Il finale fu un 3-2 per il Genoa a conclusione di una partita davvero emozionante.
Per quanto riguarda la gara di ritorno il Genoa approfittò del momento nero del Napoli e con una rete di Jankovic si aggiudicò l’intera posta in palio.
L’augurio per il match di domenica è quello di rivedere il Napoli spumeggiante di Palermo ma sostanzioso come contro il Livorno, mettendo così fine in un sol colpo al tabù trasferte e soprattutto a quel tabù Grifone che ormai da due anni non riusciamo a sfatare. Quest’anno oltre all’ampio cambiamento attuato nella rosa partenopea, possiamo contare su un’arma in più, quel Roberto Donadoni che conosce bene l’ambiente genoano per i suoi trascorsi sulla panchina rossoblù e chissà se potrà carpire quella mossa vincente per strappare da Genoa quei 3 punti attesi ormai da più di due anni.

Arcangelo Cervone NAPOLICALCIO.NET

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