Ezequiel Lavezzi sta vivendo un periodo magico. La città intera è ormai ai suoi piedi, e soprattutto, fatte le debite proporzioni, nelle ultime settimane sta ripetendo le gesta di un altro argentino che ha fatto la storia del Napoli: Diego Armando Maradona. Il Pocho ha segnato contro il Milan quasi da terra con un magico pallonetto, così come Diego segnò contro il Pescara con un tocco d’astuzia sempre da terra. Poi ha siglato il gol vittoria contro il Brescia festeggiando con un tuffo sul prato zuppo d’acqua del Rigamonti. Maradona esultò allo stesso modo dopo un gol contro la Sampdoria sotto un diluvio.
Lavezzi ha dedicato il gol contro il Brescia a Maradona per i suoi 50 anni. Diego ha apprezzato, ha ricoperto il ragazzo di elogi ed ha rilanciato: “Il Pocho è un uomo straordinario prima ancora che un campione. Meriterebbe di indossare la numero10 e non la 22”. Un’eresia o un’investitura ufficiale?
Di certo Diego è legatissimo a quella maglia azzurra numero 10, ma l’affetto che lo lega al Pocho lo ha spinto a rilasciare queste dichiarazioni.
Intanto gli ex compagni di Maradona intonano convinti: “La 10 non si tocca”. Bagni, Bruscolotti e Giordano sono convinti che la 10 deve restare a Diego, tuttavia commentano: “Maradona è sempre stata una persona di straordinaria generosità, e le sue parole lo dimostrano. La 10 è sua di diritto, ma se Diego ha detto quelle cose sia fatta la sua volontà. Magari quella maglia con quel magico numero sulle spalle caricherà ulteriormente Lavezzi, che potrà portare il Napoli verso grandi traguardi”.
Francesco Ferrara
