Ezequiel Lavezzi, attaccante del Napoli, è partito per Buenos Aires dove resterà probabilmente fino a Natale per poter curare il problema alla caviglia che non lo ha permesso di scendere in campo negli ultimi match disputati dal Napoli. Il pocho però, prima di partire, ha voluto rilasciare una lunga intervista nella quale esprime tutte le sue considerazioni riguardanti il Napoli e questo periodo magico che gli azzurri stanno vivendo. Ecco le sue dichiarazioni: “La vittoria sulla Steaua mi ha reso felice, anche se stare in tribuna è sofferenza. Avrei di gran lunga preferito giocarla. Rispetto a quando sono arrivato sono cambiate tante cose. Prima ero un ragazzo, ora mi sento maturo come uomo; il Napoli all’epoca, era una neopromossa in serie A e ora sia mo una realtà consolidata. Quando arrivai qui, era la prima volta che mi staccavo seriamente da casa. Ero stato per un brevissimo periodo a Fermo e per un mese, mi pare, a Genova. Ma venendo a Napoli, avrei dovuto modificare le mie abitudini, lasciare la famiglia e le amicizie. Ricominciare, insomma. E’ andata bene, sento l’affetto della gente, sempre. La avverto in campo e fuori. Per noi calciatori, però, è meno semplice di quello che sembra. Tutti pensano all’aspetto economico, ci ritengono ricchi e basta, dei privilegiati che non hanno problemi. E’ vero che siamo fortunati, ma è anche vero che facciamo sacrifici. Quello che mi fa arrabbiare è che intorno a me qualsiasi cosa diventi un caso.Io sono stato fuori qualche volta, una di queste posso aver ritardato il rientro a casa di un po’: ma non mi va che si parli di notti brave, che si esageri”. Alla domanda sulle affermazioni di Diego relative alla numero 10 che (secondo il pibe de oro) Lavezzi dovrebbe indossare, il pocho risponde così: “È stata una bella frase, che mi ha riempito di orgoglio. Posso dire che sono fiero di ciò che Maradona ha suggerito, ma queste scelte poi devono farle la società e i tifosi”. Infine, sull’argomento scudetto non si sbilancia e afferma: “È un discorso articolato: bisogna vedere se rimane questa base; bisogna vedere se arriveranno altri rinforzi; e se poi ci sarà qualche acquisto di esperienza. In questo caso, entro due-tre anni, potrà ac cadere. Quest’anno però c’è una grande opportunità offerta dal campionato ita liano: esiste un equilibrio talmente forte, che bisogna provare ad approfittarne”.
Antonio De Filippo NAPOLICALCIO.NET