Il Napoli esce dalla Coppa Italia con l’onore delle armi, buttata via la qualificazione alla semifinale di Coppa Italia, passa una Juve che non merita.

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I rigori condannano Cannavaro e compagni, ma gli azzurri hanno sprecato l’impossibile, gettando alle ortiche la qualificazione alla semifinale. Parte subito forte la squadra di Reja, con Lavezzi che impensierisce la difesa juventina con il primo dei suoi innumerevoli scatti. All’11° viene fischiato un dubbio fuorigioco al Pocho, le immagini sembrano condannare la decisione dell’assistente Foschetti. I bianconeri si fanno vivi al 17°, con l’uno-due Del Piero-Iaquinta, ma il tiro del capitano piemontese è telefonato. Un minuto dopo proteste della Juventus per un presunto mani di Montervino, ma Ayroldi lascia proseguire. Per l’arbitro di Molfetta un’ottima gestione della partita. Al 19° De Ceglie frena in modo rude una ripartenza di Gargano, procurandosi una violenta contusione al torace. Costretto ad abbandonare il campo, viene sostituito da Molinaro. Al 24° arriva la prima ammonizione, se la busca Contini per un intervento su Giovinco. Pericolo per Navarro al 26°, ma dal dischetto Marchionni impatta male la sfera. Ci prova Hamsik al 31°, con un cross che taglia tutta l’area juventina, ma Poulsen è bravo ad anticipare Montervino. Per il capitano partenopeo un’ottima prestazione, tra i migliori dei suoi. Nel finale di tempo Lavezzi complica la vita a Molinaro, costretto alle maniere forti pur di fermarlo. Così arriva la prima ammonizione per i bianconeri. Inizia la ripresa, che sarà nettamente di marca azzurra. Slalom di Lavezzi al 48°, salta quattro avversari e serve Hamsik, ma lo slovacco non riesce a mettere al centro. Cinque minuti dopo, contatto dubbio tra Lavezzi e Molinaro in area, l’argentino sembra ricevere una spinta. L’arbitro non fischia e Reja si infuria. Il mister goriziano sprona continuamente i suoi e i partenopei rispondono. Fioccano i cartellini gialli , mostrati a Montervino, Santacroce e Mellberg. La Juve tenta il colpo con Del Piero che, scivolando, prova un incredibile colpo di testa rasoterra, ma la palla si posa docilmente tra le braccia di Navarro. Ranieri cambia, fuori Iaquinta e Giovinco, dentro Trezeguet e Nedved. Reja risponde, inserendo Bogliacino per Montervino. Il Napoli adotta un nuovo modulo, passando al 4-3-1-2, e il match cambia volto. Gli ultimi dieci minuti sono un valzer dell’errore, dove gli azzurri divorano almeno quattro nitide palle gol. Comincia Gargano che, dopo l’ennesima prolungata cavalcata solitaria, si fa bloccare solo davanti alla porta da Mellberg. All’82° Lavezzi raccoglie palla fuori area dopo un corner, ma spara debolmente a lato con tutto lo specchio a disposizione. Ancora un minuto e tocca a Zalayeta, che sfugge alla difesa juventina, ma da posizione defilata colpisce l’esterno della porta. L’occasione più netta è quella dell’85°, quando Lavezzi scatta sulla fascia e mette al centro, Bogliacino e Zalayeta sono soli dinanzi a Manninger, ma ciccano entrambi la sfera. Il Napoli continua a premere sull’acceleratore, arriva l’ammonizione anche per Sissoko, ancora per un fallo sul Pocho. Nell’ultimo minuto di recupero si concretizza la possibile beffa. Del Piero mette al centro, Nedved sembra spizzare per Trezeguet, che castiga Navarro. Il guardalinee alza la bandierina, ma il ceco sembra non toccare la palla. Si va ai supplementari con Vitale al posto di Aronica. La Juventus è in ripresa, dopo il calo di fine secondo tempo. Ci prova Trezeguet, ma prima Navarro e poi Cannavaro respingono le sue conclusioni. Al 97° Del Piero va in gol, ma dopo un controllo di mano: rete annullata. Giunge il momento di Denis, in campo per un Zalayeta ormai esausto. Le due squadre accusano la stanchezza dopo quasi due ore di gioco. I quindici minuti finali vedono i bianco neri cercare la rete con più insistenza. Al 110° Nedved sferra un bolide da fuori, Navarro respinge ma si avventa Del Piero, il cui tiro a botta sicura è miracolosamente bloccato da Cannavaro. Nel finale Lavezzi si rende protagonista di un clamoroso intervento difensivo, con una corsa forsennata in difesa per fermare Nedved, ormai giunto dalle parti di Navarro. Le ammonizioni di Pazienza e Nedved chiudono l’extra time, portando le due contendenti alla lotteria dei rigori. Tutti a segno i primi quattro, per la Juve Del Piero e Trezeguet, per il Napoli Hamsik e Bogliacino. Nedved calcia ma non angola a sufficienza, Navarro respinge. Gli azzurri operano il sorpasso con Denis, che scaglia centrale il suo rigore. Quando Marchionni giunge sul dischetto sembra fatta, Navarro tocca ma non a sufficienza per evitare il gol. A questo punto i partenopei decidono di regalare la semifinale con la Lazio ai bianconeri. Lavezzi parte senza rincorsa, conclusione centrale facilmente parata da Manninger. Sissoko è l’ultimo rigorista juventino, ma spara sulla traversa. Sembra davvero fatta, ma Contini getta clamorosamente alla stelle il rigore qualificazione. Si va ad oltranza, con Legrottaglie che segna, nonostante il tocco di Navarro. Gargano invece imita Contini, buttando all’aria il rigore e il passaggio del turno. Il Napoli abbandona il sogno della Coppa, ma finalmente ha risposto positivamente dopo un periodo di profondo appannamento. Per il prosieguo della stagione Reja si augura di ricevere al più presto quel pizzico di fortuna, che purtroppo manca da troppo tempo in riva al Golfo, inficiando negativamente sul 2009 partenopeo.

Aurelio Scandurra NAPOLICALCIO.NET

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