De Laurentiis annuncia: “Serie TV sul Napoli e su Maradona”

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Dalla Superlega all’idea di una serie TV dedicata al suo Napoli, si sa, De Laurentiis è un uomo di cinema.

Ne faremo una in tre stagioni sulla storia azzurra, la prima dal 1984 al 2001, dove c’è Maradona – ha rivelato il presidente durante un incontro al ‘Passepartout Festival’ – La stessa operazione fatta sulla pallacanestro (The Last Dance, ndr), con interviste a chi ha giocato in quel Napoli, ci saranno 150 interviste ai calciatori e la storia del Napoli, con le partite e ciò che c’è stato dietro, in 10 puntate. Poi la storia del Napoli dal 1924, prima della sua nascita, con la storia del ciuccio, fino al 1984. Questa sarà la seconda stagione. La terza stagione saranno i 17 anni della mia presidenza”.

De Laurentiis, Agnelli e la Superlega

L’intervista si è poi spostata sulla Superlega, il progetto che fa ancora gola a Juve, Real Madrid e Barcellona. “È figlia del fatto che le organizzazioni del calcio e le istituzioni pensano di fare le ‘istituzionaliste’ con i soldi nostri, con i nostri investimenti. Che interesse ha un Real Madrid, una Juve, un Napoli a fare la Champions indebitandosi per poter fatturare 70-80-90-100 milioni in più se se ne sono spesi 200-300? Non quadra. Io faccio parte dell’Eca, ho sempre detto ad Agnelli che stava sbagliando con la Superlega perché loro volevano diventare gli attori principali del sistema, ma invece democraticamente bisogna lasciare la porta aperta a tutti”.

De Laurentiis: “Stabiliamo un’altra competizione”

Dobbiamo stabilire un’altra competizione togliendola alla Uefa, tenendo la Uefa come segretariato generale, dando noi alla Uefa un x% sulle revenues e non facendoci pagare noi dalla Uefa. Io adesso ho 18 calciatori del Napoli in giro per campionati europei: se qualcuno si rompe e non mi torna sano per sei mesi, chi mi ripiana quei 100 o 50 milioni? La Uefa? No, e io perché ho dovuto prestare il mio calciatore? Per prendere degli spiccioli? Tu fatturi 3 miliardi e mezzo in 15 giorni? Allora ti devi sedere a tavolino e dobbiamo rivedere la situazione. Agnelli, Perez e gli altri hanno sbagliato ma non a dichiarare che il calcio è diventato fallimentare per colpa delle istituzioni”.

ADL, il Napoli a Euro 2020 e il Bari

Le prestazioni dei calciatori del Napoli a Euro 2020 mi hanno rincuorato. Se continuano così, mi chiederanno l’aumento. Speriamo che pesino un po’ di meno sull’economia della Nazionale”. Dal Napoli al Bari, con i DeLa sempre alla guida: “È nato perché De Caro del Pd di Bari, un mio amico, mi ha chiamato chiedendomi di interessarmene quando è fallito, visto che lo avevo già fatto con il Napoli. Mi aveva chiesto un paio di pagine con la mia idea, me ne sono venute 30 e lui mi ha bombardato per prendere il Bari. Allora l’ho proposto a mio figlio, che però mi disse che del calcio non voleva sapere nulla. Poi dopo due ore mi disse che aveva cambiato idea”.

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