Cavani prigioniero della clausola, alternativa: rinnovo fino al 2018 a 7,5 milioni annui

Nè Real Madrid nè Chelsea hanno messo finora sul piatto i soldi della clasuola rescissoria. I procuratori dell’uruguayano incontreranno De Laurentiis, che non si farà certo intenerire.

Cavani e i suoi agenti stanno tornando sul pianeta Terra. L’uruguyano e il suo ‘conclave’ stanno capendo che trovare un club disposto a sborsare 63 milioni sull’unghia ed esercitare così la clausola di rescissione del contratto col Napoli è difficilissimo se non impossibile e allora stanno pensando ad un piano b.

Pierpaolo Triulzi e Claudio Anellucci saranno a Napoli nei prossimi giorni per un colloquio intercolutorio con Aurelio De Laurentiis. Il numero uno napoletano ha fatto capire che finora nessuno (nemmeno il Real Madrid di Florentino Perez o il Chelsea di Abramovich) ha messo sul tavolo la cifra con la ‘C’ maiuscola. E in mancanza d’altro, con Cavani che ha fatto trapelare tensione e stress da questa situazione di immobilità, i suoi agenti proveranno a chiudere un rinnovo con maxi adeguamento. Scadenza 2018 a 7,5 milioni l’anno.

Lo stipendio è leggermente inferiore a quello che offrirebbero Blues (8,5) e Merengues (9 netti), ma non è detto che il presidente partenopeo si faccia ‘fregare’. Patti chiari e amicizia lunga: Cavani ha già rinnovato lo scorso anno e quindi non si vede la necessita di un’ulteriore gratificazione. Se il sudamericano non è contento della busta paga che percepisce ai piedi del Vesuvio era stato gentilmente invitato a trovare una nuova ‘amante’ che sarebbe stata in grado di pagare la clasuola rescissoria.

Cosa che puntualmente non successa e quindi il coltello dalla parte del manico è tutto dalla parte di De Laurentiis. Cavani, dopo la finalina di questa sera si godrà 15 giorni di vacanza. Ombrellone, materassino e pinne… ma anche smartphone, in attesa della tefonata giusta.