Rafa Benitez in conferenza stampa alla vigilia del Big Match Napoli-Juventus: “Non possiamo pensare allo scudetto dopo un trofeo o piangere dopo un ko. Mercato? Occhi sempre aperti”.
Tre settimane dopo Doha, è di nuovo Napoli contro Juventus. Stavolta non è Supercoppa, ma campionato, ma poco importa: il furore azzurro spera di avere la meglio contro la capolista come spesso è accaduto negli ultimi anni, e pure nello scorso torneo. E pure Rafa Benitez sa che si tratta di una specie di esame per il resto della stagione.
“E’ importantissima, vinciamola e vediamo se la squadra riuscirà ad avere continuità di risultati – dice in conferenza stampa – Ma la prima cosa è fare tre punti contro una squadra di massimo livello. Scudetto? Conta capire cosa è successo prima, abbiamo parlato tante volte e perso punti per strada. Prima di Cesena ho detto di concentrarci sulla partita in sè, ora servirà lo stesso”.
La fine di 2014 e inizio 2015 hanno consegnato un nuovo Napoli: “Sia i risultati che la personalità sono stati diversi – ha sottolineato il tecnico spagnolo – Abbiamo gestito meglio le partite, quando avevamo il match in pugno abbiamo provato a fare più goal. E’ sintomo di maturità, che si acquisisce col tempo e ho visto passi in avanti importanti”.
Benitez traccia le differenze col match di Doha: “La prima sarà il San Paolo, i tifosi hanno capito di dover stare vicino alla squadra e lo hanno dimostrato. Aspettavano segnali, noi glieli abbiamo dati e ora ci stanno vicino per poter fare la differenza. Hanno fiducia in noi, pensano che possiamo vincere e poi pensare ad altro. Loro devono sognare con una mentalità positiva, io devo avere equilibrio e lanciare i messaggi giusti garantendo massimo impegno”.
Parole dolci per la Juve: “In ogni reparto ha grandi giocatori, i soldi vogliono dire poter avere alternative anche in panchina. Noi abbiamo grandi giocatori e con voglia, come Gargano. Strinic e Gabbiadini? Il primo deve migliorare fisicamente e potrà giocare dall’inizio, ho parlato con Manolo per capire dove gli piace giocare e può aiutare la squadra. Ha detto al centro o a destra, la squadra ha bisogno di lui e ci dà la possibilità di cambiare in corso”.
Benitez ha scelto il basso profilo sugli arbitri: “In Inghilterra si vede come la tecnologia possa aiutare gli arbitri, il pallone è più veloce e può dare una mano ai direttori di gara. In Premier non si simula proprio per i continui controlli in tal senso, anche in Italia si può aiutare i ‘fischietti’ con lo stesso atteggiamento”.
Guai a montarsi la testa dopo Doha: “Non si può pensare allo Scudetto dopo un trofeo nè di piangere dopo una sconfitta, tante volte ho parlato di equilibrio e questo è importante. La nostra direzione è vincere tutte le partite, il messaggio dev’essere che siamo forti quando siamo tutti uniti tra squadra e tifosi, ma a patto che non si perda la voglia di vincere e questa mentalità di provare a tagliare un traguardo importante sempre”.
Sulla corsia di sinistra c’è emergenza: “Britos è un buon difensore, non è un terzino di ruolo e a differenza di quanto si pensa possiede tante qualità. Deve avere l’aiuto dei compagni vista la posizione non usuale, anche per questo bisogna che i tifosi lo aiutino. Ghoulam e Zuniga out, Strinic non è al 100%, lui sta dando il suo contributo”.
Infine, due parole sul mercato, con le parole di Benitez che ricalcano quelle di ieri del ds Bigon: “Le trattative sono aperte fino al 2 febbraio, noi teniamo sempre gli occhi aperti. Certo, non è facile che possano arrivare giocatori più forti di quelli che abbiamo”.