SSCNapoli: Mercato chiuso, una strategia del DG o una triste realtà?

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Le avvisaglie c’erano da fine maggio, attraverso le canute sembianze di Edy Reja. Nessuno avrebbe scommesso un centesimo sulla riconferma del tecnico a campionato in corso, eppure è andata così. Una scelta chiara, decisa. Quella di una società intenzionata a non rischiare un azzardato passo più lungo della gamba e a cullarsi sulla sicurezza della vecchia guardia. Lo si doveva capire subito che a tal scelta conservativa avrebbe seguito un mercato senza grossi sussulti. E pensare che Marino era partito bene, con il riscatto di Blasi, il rinnovo della comproprietà di Zalayeta e gli acquisti di Maggio (uno dei migliori esterni destri italiani in circolazione) e Denis (il quale sarà una scommessa, ma è pur sempre una punta nel giro della nazionale maggiore argentina). Il tutto condito con la proposta di stage in maglia azzurra al golden boy Russotto. Dopo Jennersdorf, il buio. Almeno sul fronte acquisti/cessioni. Due renitenti riottosi, Domizzi e Savini, tante squadre disposte a rilevarli. A cifre considerate però irrisorie dal panzuto diggì. Risultato dopo due mesi di tira e molla: Domizzi e Savini sono ancora a Castelvolturno, con il rischio di vivere una stagione da epurati. Cos’è cambiato dunque nel nuovo Napoli, a parte l’ormai raggiunta qualificazione Uefa? Nulla, o quasi. Si è compiuto un grosso passo avanti con l’innesto di Maggio sulla corsia destra, ma nel frattempo si sono perse due pedine fondamentali, quali un difensore goleador e l’unico elemento della rosa a poter tappare, seppur a fatica, il buco sulla sinistra. Un buco sulla sinistra che di certo non potrà arginare il giovane Vitale, troppo acerbo per disputare un campionato da titolare nella casella tattica più martoriata della gestione De Laurentiis. Marino non è stupido – chiosa l’opinione pubblica – di sicuro l’esterno sinistro arriverà. Nonostante i giorni passino ed il mercato si avvicini alla conclusione. Lo comprerà, lo comprerà, lo comprerà…e insieme a lui arriveranno anche un centrocampista con i controcoglioni ed un difensore centrale di piede sinistro…Arriveranno, forse saranno anche grossi nomi…De Laurentiis lo aveva promesso in caso di qualificazione Uefa…Si può fare, tanto il Vllaznia 4 gol al S.Paolo non li segnerà…Aspettative a metà tra un dramma di Beckett ed un racconto di Buzzati. Vane. 19 agosto 2008, il mercato del Napoli è ufficialmente chiuso. Fonte: Pierpaolo Marino. Verrà piazzato qualche esubero ed ingaggiato un giovane per completare la rosa (leggasi l’impronunciabile carneade polacco Jodlowiec). Si arrangi Reja con questo materiale e si mettano l’anima in pace i depressi tifosi. Sic est, a meno che non vi sia una strategia sottomarina in stile Cia-Kgb per portare in gran segreto un pezzo grosso a Napoli. Difficile tuttavia immaginarlo, Marino e la sua pelata sono fatti così. E mentre il dg si dedica ai piaceri della tavola assicurando che va tutto bene, Emanuelsson si prepara a firmare per l’Amburgo o il Lione. Costo del cartellino del più promettente esterno sinistro europeo: 7 milioni di euro. Un solo milione in più di quanto è stato speso per condurre Rinaudo in azzurro, uno in meno di quanto è costato Mannini. Ovvero due calciatori destinati a scaldare la panchina. E’solo orgoglio, fottutissimo orgoglio. Che prevale addirittura sui legittimi interessi della società, della squadra e soprattutto dei tifosi. Che invero continuano a fidarsi del Buddha azzurro. Ma non troppo

C.Francesco Piantedosi

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