Si chiude Gennaio con un bilancio parecchio negativo, oggi il Napoli resta a guardare i risultati delle dirette concorrenti per un posto Uefa.

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Sarà una domenica senza Napoli, aspettando i risultati delle dirette concorrenti alla corsa Uefa, nella quale si è inserita prepotentemente anche il Cagliari di Allegri, reduce da ben 4 vittorie consecutive, l’ultima clamorosa in casa della Juventus. Proprio i bianconeri saranno il prossimo ostacolo azzurro, mercoledì sera sarà Coppa Italia all’Olimpico di Torino. Si chiude un mese disastroso per i ragazzi di Reja, già preannunciato prima della sosta proprio dalla sconfitta a Torino contro i granata. I numeri parlano da soli: 5 partite (di cui 3 al San Paolo), 4 punti. La frenata è stata brusca, ma purtroppo non ha semplicemente riguardato l’ambito matematico, perché ad essa è corrisposto un evidente calo fisico. Blasi, Contini, Cannavaro rappresentano l’emblema di queste difficoltà, le loro recenti prestazioni sono state inguardabili. Leggermente meglio Maggio, Gargano e Hamsik, apparsi più vispi rispetto agli altri. Anche Lavezzi non gira a mille come un tempo, i clamorosi errori sotto porta di ieri nel secondo tempo sono la fotografia più lampante del momento no del Pocho. L’argentino casca troppo e ormai gli arbitri non gli fischiano più nulla a favore, nemmeno l’evidente fallo da rigore commesso da Zapata nella prima mezz’ora. Reja accusa Gervasoni per il penalty concesso ai friulani, per l’allenatore goriziano non c’era. Marino, tecnico dell’Udinese, replica affermando che i gol partenopei sono nati da scorrettezze commesse ai danni dei suoi giocatori. Solitamente si dice che quando una società si lamenta degli arbitraggi sfavorevoli è perché vuol celare altre difficoltà. Ebbene il Napoli sembra fare proprio questo. È vero che le sviste dannose per gli azzurri sono state molteplici nel recente passato, ma la flessione atletica è un dato di fatto. La squadra di Reja non gioca bene, o perlomeno non come prima. La Champions è stata frettolosamente accantonata perché oggettivamente l’organico non è adatto a questa scalata, ma addirittura gli azzurri rischiano di abbandonare anche l’Uefa, obiettivo prefissato ad inizio stagione e candidamente affermato da tutti anche quando la situazione era nettamente più rosea. Le tante voci di mercato si sono rilevate poi effimere, com’era prevedibile. All’ombra del Vesuvio è sbarcato solo Datolo, pagato 6,5 milioni per rimpiazzare lo squalificato Mannini. L’esterno di sinistra è stato presentato ieri al pubblico del San Paolo, ha scelto la maglia numero 15. Di lui si dice un gran bene, ma il campionato italiano resta sempre uno dei più difficili. Dovrà ambientarsi rapidamente, per aiutare il Napoli a risollevarsi. E da uno che si chiama Jesus qualche miracolo possiamo anche aspettarcelo.

Aurelio Scandurra NAPOLICALCIO.NET

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