Scudetto? Sarri ci ripensa: “Sono toscano, può capitare di bestemmiare”

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Mister Sarri apre allo Scudetto ma avvisa il Napoli: “A Frosinone insidie enormi“. Esalta Callejon: “E’ straordinario“.

Ottima apertura 2016 per il Napoli di Maurizio Sarri, vittorioso col Torino e in piena scia dell’Inter capolista. Prossimo scoglio il Frosinone, avversario da prendere con le molle quando gioca al ‘Matusa’.

Nella conferenza della vigilia, mister Sarri ha dichiarato:

“Stiamo studiando per diventare maturi, è in partite come quella di domani che vedremo se siamo cresciuti come mentalità. Affrontiamo un match molto più insidioso di quanto si pensi, in casa ne ha vinte 4 su 7, non è ammessa superficialità. Se non capiamo le insidie avremo problemi, altrimenti potremo fare passi in avanti. Spero che la fase di crescita nostro sia ancora lungo, altrimenti sarebbe la fine di un ciclo. Mi auguro che avremo ancora tanto da esprimere”.

Sarri ha definito lo Scudetto una ‘bestemmia’, ma adesso pare ripensarci:

“In Toscana si bestemmia abbastanza, quindi nella vita una volta ogni tanto potrebbe capitare”.

“Mi ha colpito la disponibilità del gruppo nel cambiare modo di giocare ed allenarsi. Non era semplice, perciò rappresenta uno degli aspetti più importanti e gratificanti”.

Il tecnico azzurro poi esalta Callejon:

“Sono molto felice di lui, sta facendo un lavoro straordinario ed è bomber di Europa League, quindi spero inizi a segnare pure in campionato. Uno che fa 5 goal in 6 partite e segna in Coppa Italia, credo sia anche casualità. E’ così generoso in fase difensiva, ci dà una mano importantissima, non possiamo farne a meno. Lo può pagare in zona goal, ma i numeri mi fanno pensare che lo zero in A sia un caso. E’ un grande giocatore e nonostante non sia giovane credo sia in una fase evolutiva”.

Sul Frosinone:

“Ha una pericolosità non comune in casa, spesso non ha trovato il giusto equilibrio ma se ti tiene basso 5′ di fila diventa molto pericoloso. E’ ad un punto dalla salvezza e dunque ha fiducia, è una trasferta con insidie enormi e palesi. Spero sia così anche per i miei giocatori”.

Capitolo difesa:

“Henrique non ha giocato, ha giocato più Luperto e dunque il nostro quarto centrale è lui. E’ un centrale forte, non completamente pronto ma di grande prospettiva ed un prodotto nostro. Facciamo affidamento su di lui. Giuntoli stamattina l’ho visto stravaccato su un divano, non mi sembrava così impegnato”.

Su Allan:

“Per un centrocampo come quello granata serviva più fisicità e David Lopez poteva garantircelo. Poi si rigioca dopo 4 giorni e qualcosa cambierà ancora”.

“Ieri qualcuno era ancora stanco, oggi valuteremo. Ma se gioca gente come Mertens, Gabbiadini o Chiriches non sono molto preoccupato e il Frosinone non deve essere tranquillo. Andrà in campo una formazione competitiva, sarà una battaglia in uno stadio che è una bolgia ma senza snaturarci. Dovremo avere umiltà nell’accettare i momenti di difficoltà”.

Su Napoli-Torino:

“Abbiamo cercato di recuperare palla in zone alte del campo contro i loro difensori, era previsto per poi tenere le punte strette in modo da avere parità numerica quando attaccavamo”.

Sarri su Sarri:

“Un po’ meno rigido del passato ora lo sono, ma non so se è un difetto. Potrei assoggettarmi di più alla squadra rispetto a quanto facevo qualche anno fa”.

Titolo di campione d’inverno:

“E’ un riconoscimento virtuale, non c’è nulla da aggiungere… Il campionato è livellato perchè la Juve ha ritardato. Allenatori? Giampaolo è sempre stato un talento, ma è stato sfortunato. Di Francesco sta facendo troppo bene a Sassuolo e il suo lavoro è di alto livello. Conosco meno Stellone, ma è un ragazzo che ha bruciato le tappe e qualche dote dovrà pur averla. Ritengo che la nuova ondata di allenatori sia un bene per il calcio italiano”.

Moviola in campo:

“Nì… Bisogna studiarla per bene ma temo che non azzererebbe le polemiche. Dovrebbe evitare di rallentare il gioco. Se il Napoli deve alzare la voce occorre che lo faccia la società e non l’allenatore, ho solo detto che nella classe arbitrale italiana come in ogni categoria ce ne sono dei grandi e degli scadenti. Non concordo sul fatto che abbiamo la classe più forte del mondo”.

Boban ha definito eccessiva l’esultanza dei calciatori sotto la Curva dopo il successo col Torino:

“Concettualmente concordo, ma c’è anche da valutare la dinamica di una partita. Se alla fine di questa c’è un punto di contatto tra tifosi e calciatori che può aumentare la carica emotiva dopo una gara, non ci vedo niente di male”.

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