Sarri toglie pressione al Napoli: “Juventus favorita per lo Scudetto, non siamo al loro livello”

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Sarri: “Per lo Scudetto favorita la Juventus, di un altro livello. Mi piacerebbe vincerlo fumando“.

Il suo Napoli ha avuto la miglior partenza di sempre, inanellando sette successi nei primi altrettanti incontri di campionato: eppure il mister di Scudetto non vuole proprio sentirne parlare, almeno in questo momento delicato che vedrà la sua squadra impegnata in un vero e proprio tour de force.

Intervistato in esclusiva da ‘La Gazzetta dello Sport’, Sarri preferisce, da napoletano acquisito, volare basso:

“Calma, la Juve attuale è la più forte degli ultimi 7-8 anni, ha un organico di grande qualità insieme ad un allenatore straordinario. Per me, resta la favorita anche stavolta e sarebbe presuntuoso paragonarsi a loro. Non so ancora quale potrà essere il nostro 100 per cento, ma so che non siamo l’anti-Juve che, adesso, è di un altro livello. Il titolo mi piacerebbe vincerlo fumando”.

Il progetto Napoli con Sarri in panchina è destinato a continuare, o almeno così pare:

“A livello contrattuale sì, ma c’è una clausola che permette soluzioni alternative a me e alla società. In questo momento, però, è l’ultimo dei miei pensieri. Mi sento legatissimo alla città e a questo gruppo, poi so che le cose a un certo punto finiscono in maniera naturale. Al presidente devo qualcosa. È stato l’unico ad aver avuto gli attributi ingaggiandomi. Per me questo è importante, spero che lo stia ripagando. Ci sono tante valutazioni da fare sulla clausola, è bilaterale, non è solo dalla mia parte”.

In passato fu consigliato da Sacchi a Berlusconi per il Milan:

“Non sarei durato troppo se è vero quello che ho letto sulle sue intercessioni nel lavoro dell’allenatore. Un presidente che si comporta così difficilmente vince. Invece, lui ha vinto tantissimo, è stato un grande dirigente e, dunque, credo che quello che si dica di lui sia più leggenda che grande verità. Il mio Napoli ha tecnica e fantasia, può esprimere questo tipo di calcio, che non è detto possa essere replicabile in altri contesti”.

Molti paragonano il suo calcio a quello di Guardiola:

“Diciamo che il mio calcio è simile al suo, anche se lui si è evoluto negli anni. Con Bayern Monaco e Manchester City qualcosa è cambiato rispetto a Barcellona. La filosofia è rimasta la stessa, ma i movimenti li ha modificati, difende e attacca con moduli diversi. Trovarmelo di fronte sarà emozionante. Lui è un talento, un fenomeno in evoluzione, credo che il suo calcio segnerà quest’epoca. Fare punti nel doppio scontro col Manchester City potrebbe fare la differenza in questo girone”.

La Nazionale sta vivendo un momento complicato ma Sarri non pensa all’eventualità di diventare ct:

“In questo momento no. Poi, l’età avanza, magari tra 2-3 anni potrei cambiare idea come è successo in tante altre cose. VAR? Io sono dubbioso, toglie spontaneità ed entusiasmo. Segni, ma l’esultanza è più contenuta, perché non sai se il goal viene convalidato. Qualche errore viene evitato, ma è in fase di sperimentazione. Comunque, sarei per un uso molto moderato”.

Chiusura dedicata al ‘figliol prodigo’ Higuain:

“Affettivamente ci manchiamo a vicenda, abbiamo avuto un ottimo rapporto, è un ragazzo particolare ma di cuore, era sempre piacevole parlare e scherzare con lui. Il calcio è questo, le strade a volte si dividono per tanti motivi e se ti piangi addosso, perché hai perso un giocatore, sei morto. Bisogna guardare oltre”.

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