Roma-Napoli: i commenti dei protagonisti.

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Gara non certo spettacolare quella dell’Olimpico tra Roma e Napoli. Tutt’altro. La partita ha confermato il momento no di entrambe le squadre: azzurri ancora sconfitti in trasferta e capaci di sciupare per l’ennesima volta il vantaggio, sciogliendosi di fronte alle prime difficoltà come un pezzo di burro su una spiaggia a Ferragosto. Roma che dal canto suo non entusiasma, e tra mille peripezie riesce ad assicurarsi i tre punti solo grazie al suo immortale capitano Francesco Totti, che ha praticamente sconfitto da solo la compagine del sempre più in bilico Roberto Donadoni. L’allenatore azzurro è ormai appeso ad un filo più sottile di un capello. “I ragazzi hanno dato tutto. Siamo andati in vantaggio, stavamo giocando meglio e abbiamo subìto il pari. Questo ci ha cambiato la gara. Nella ripresa volevamo fare la partita, abbiamo provato anche con grande convinzione ma poi Totti con una giocata ha deciso la partita”. Le dichiarazioni di Donadoni sembrano ripetersi costantemente, con le stesse parole, da 18 partite a questa parte, in cui il suo Napoli tra il finire dello scorso campionato e le prime 7 giornate della nuova stagione è riuscito a conquistare la miseria di 18 punti. Uno a partita. Una strada che, se non venisse abbandonata quanto prima, condurrebbe certamente alla retrocessione. Lo sa bene il presidente De Laurentiis, che ad ore annuncerà il cambio in panchina, mentre l’ex ct della nazionale sembra inspiegabilmente tranquillo. “Futuro? Io posso solo impegnarmi e tenere il gruppo unito. Se qualcuno deve prendere decisioni diverse non posso fare niente. Io vado per la mia strada per migliorare questa squadra. Sensazioni? Le mie sono diverse dalle vostre. Col presidente ho parlato prima di voi. Fino a quando Donadoni sarà allenatore del Napoli darà il massimo per questa causa che ha sposato. Le colpe? Sono dell’allenatore che guida male la squadra, così siete contenti.”

Nel post-partita, si conferma un vulcano il presidente De Laurentiis, intento a cambiare bruscamente la rotta di questo, fin’ora, deludente Napoli. “Io sono partito per gli Usa dopo il mercato e il ritiro estivo. Sono ritornato lasciando tutto il mio lavoro lì per far ripartire questo progetto. Non voglio perdere tempo. Sono responsabile, ho lasciato mio figlio in America e non me ne vado fino a quando non ho creato il nuovo Napoli. Dobbiamo applicare la filosofia di lavoro di De Laurentiis, e non di altri, in tutta la società. Donadoni? E’ una persona educata e questo è un fattore positivo. Sta dando quello che può dare in estrema buona fede. Esonero? Le mie decisioni non sono mai fatte soggettivamente o per istinto, ma a fin di bene”.

Sponda giallorossa, il tecnico Ranieri analizza la partita senza perder di vista le difficoltà della sua Roma nonostante la vittoria: “Abbiamo giocato contro un bel Napoli, soffrivamo sulla loro fascia sinistra nel primo tempo. Buon per noi aver pareggiato al termine della prima frazione di gioco. Nel secondo tempo abbiamo cambiato sistema, siamo stati più compatti e abbiamo vinto meritatamente”.

Un appunto a chi si aspettava novità sul fronte dell’apertura della squadra nei confronti della stampa: il direttore-dittatore non c’è più ma il silenzio continua, rumoroso ed irritante. Tutti i nodi vengono al pettine. O no?

Vincenzo Mugione NAPOLICALCIO.NET

 

 

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