Roma-Napoli 2-0: De Sanctis miracolo su Pandev, rete di Pjanic, secondo goal su rigore inesitente, Cannavaro da horror

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Giallorossi più decisi nei primi 45 minuti, azzurri che hanno provato la via del goal nella ripresa nonostante l’inferiorità numerica. Out Gervinho, Totti e Britos.

Otto su otto. La corsa della Roma non conosce ostacoli. La squadra di Rudi Garcia centra l’ennesima vittoria di questo straordinario inizio di campionato e manda al tappeto anche il Napoli, colorando di giallorosso l’anticipo di lusso dell’ottava giornata.

Il ‘Derby del Sole’ viene deciso da una doppietta di Pjanic, che con una punizione a fine primo tempo ed un rigore a metà ripresa fissa il punteggio sul 2-0: Benitez conosce la prima sconfitta ‘italiana’ della sua gestione partenopea, i capitolini prendono il largo in vetta alla classifica e, in attesa della risposta della Juventus, volano a +5 sulle prime inseguitrici.

FORMAZIONI – Senza Balzaretti, squalificato, Rudi Garcia lancia Dodò sull’out di sinistra e ritrova Maicon dalla parte opposta: Pjanic e Strootman sono regolarmente al loro posto in mezzo al campo, Gervinho vince il ballottaggio con Ljajic e fa compagnia a Totti e Florenzi nel tridente offensivo.

Benitez risparmia inizialmente l’acciaccato Higuain e conferma Pandev al centro dell’attacco, dando a Callejon, Hamsik ed Insigne il compito di supportarlo: Albiol stringe i denti e affianca Britos in mezzo alla difesa, il recuperato Maggio e Mesto occupano le corsie esterne.

PRIMO TEMPO – L’attesa è stata lunghissima, di fronte ci sono due delle prime tre forze del campionato. Del grande spettacolo previsto alla vigilia, però, all’alba del match non c’è traccia. Il popolo dell’Olimpico, distratto dall’arrivo di Maradona, rivolge lo sguardo verso le tribune e le due squadre, in campo, non riescono ad invertire la tendenza. Incoraggiata dalla passività del Napoli, la Roma prende in mano il centrocampo quasi per forza d’inerzia, ma inevitabilmente fatica a trovare gli spazi che le sono congeniali. I partenopei, dal canto loro, non vanno oltre qualche lungo lancio poco preciso.

Per provare a mettere i brividi a Reina, i padroni di casa devono aspettare che i partenopei prendano un briciolo di coraggio. Appena gli ospiti si allungano, i ragazzi di Garcia si avvicinano all’area avversaria con gli ormai abituali scambi veloci palla a terra: un’innocua zuccata di De Rossi e un sinistraccio di Gervinho, però, non possono mettere paura al portiere spagnolo. Il primo colpo di scena, allora, arriva poco dopo la mezz’ora, quando Rudi Garcia è costretto ad effettuare il primo cambio del match.

Per la Roma è il peggiore possibile, visto che a lasciare il campo è l’infortunato Totti: Borriello entra in campo ma l’assenza del capitano si sente. Senza il proprio leader, la squadra capitolina sbanda subito, regalando a Pandev un’occasione colossale per sbloccare il risultato. Il Napoli continua a spingere, andando nuovamente ad un passo dal goal con un palo esterno di Insigne, ma nel finale di frazione la sorpresa è in agguato. Il nuovo entrato Cannavaro è costretto a fermare con le cattive lo scatenato Gervinho: sulla punizione conseguente, Pjanic supera Reina con il suo destro fatato e all’ultimo istante del tempo porta la Roma in vantaggio.

SECONDO TEMPO – Lo shock del goal subìto un attimo prima dell’intervallo fa rientrare in campo i ragazzi di Benitez caricati a molla. La posta in palio è altissima e il Napoli non ha alcuna voglia cedere l’onore delle armi senza combattere. La metà campo giallorossa si colora subito d’azzurro: i ragazzi di Rudi Garcia si difendono negli ultimi venti metri e gli ospiti, seppur senza troppa lucidità, li stringono d’assedio. Se entrare in area è operazione complicata, ecco che le soluzioni dal limite diventano le più indicate: Inler, uno che quando intravede la porta non si fa pregare, va ad accarezzare il palo alla destra di De Sanctis con un siluro da fuori.

Roma-Napoli, lo sconforto di Pandev, Maggio, Insigne e Callejon
Roma-Napoli, lo sconforto di Pandev, Maggio, Insigne e Callejon

Con l’andare dei minuti il numero uno della Roma inizia a vedere da troppo vicino le sagome degli ex compagni: un altro molto bravo a colpire da lontano è Hamsik, a sua volta ad un passo dal pari con un sinistro velenoso. Il goal sembra essere nell’aria, per favorirlo Benitez inserisce anche Higuain, un tipo che negli ultimi sedici metri difficilmente perdona. Con il ‘Pipita’ in campo, gli ospiti provano ad aumentare ulteriormente i giri del motore: la Roma sembra avere il fiato corto, ma nella prima vera ripartenza della ripresa è letale.

Quando Borriello cade in area dopo uno scontro con Cannavaro, Orsato concede il penalty ed estrae il secondo giallo in faccia al centrale di Benitez: Pjanic non fallisce dal dischetto e la partita, di fatto, va in archivio. Con un uomo in meno, gli ospiti non hanno la forza per rialzare la testa. L’ingresso in campo di Dzemaili al posto di Inler non può certo cambiare il peso offensivo del Napoli, che vorrebbe partire all’assalto ma finisce per farlo senza le munizioni giuste. Per l’insuperabile difesa guidata da Benatia e Castan il compito non è difficile: e l’ottava meraviglia giallorossa diventa realtà.

CHIAVE – Quando Totti, poco dopo la mezz’ora, è costretto a lasciare il campo per un problema muscolare, il popolo dell’Olimpico trattiene il fiato, convinto di aver perso il faro in grado di accendere il gioco di Rudi Garcia. L’infortunio del capitano, invece, finisce per rivelarsi sorprendentemente propizio. Senza il numero dieci in campo, è Pjanic ad incaricarsi della battuta del calcio piazzato che alla fine del primo tempo porta in vantaggio i suoi. Nella ripresa, poi, il rigore che porta al raddoppio viene conquistato da Borriello, proprio l’uomo entrato al posto di Totti: dal dischetto può andare ancora Pjanic, che chiude la contesa.

MOVIOLA – La partita è molto sentita e a tratti spigolosa, ma Orsato riesce a tenerla in pugno con autorevolezza. Nel finale di primo tempo Gervinho cade appena dentro l’area dopo un leggero contatto (fuori dai sedici metri) con Maggio: il fischietto veneto non concede il penalty e fa benissimo, anche se avrebbe dovuto fischiare una punizione dal limite per la Roma invece di lasciar correre. Resta qualche dubbio sull’episodio del rigore che a metà ripresa porta al raddoppio giallorosso: Borriello viene certamente trattenuto da Cannavaro, ma il centrale del Napoli – che nell’occasione si becca anche il secondo giallo e viene espulso – si lamenta per una precedente trattenuta dell’attaccante di Rudi Garcia.

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