La stagione del Napoli ha visto diversi, lunghi, infortuni, relativamente al reparto difensivo: k.o Zuniga, Mesto, Maggio, ora anche Rafael. Che ringrazia tutti i tifosi.
La jella ha colpito pure lui, l’ennesimo di un reparto difensivo falcidiato dagli infortuni da settembre in poi. Rafael, portiere brasiliano del Napoli, è solo l’ultimo di una lunga serie di k.o a casa azzurra.
Semplici guarigioni nel giro di pochi giorni? Macchè, stagioni finite, sei mesi saltati e ritorni che faticano ad essere realtà. Infortunio al ginocchio per Rafael, che tornerà in campo solamente nella prossima stagione.
Un lungo stop che fa tornare sul mercato la società azzurra, visto il parcheggiamento di Andujar, acquistato per la prossima stagione ma per ora ancora a Catania. Serve un secondo dietro Reina, anch’esso comunque cotninuamente vittima di infortuni.
Bigon è a caccia di Tim Wiese, ex estremo difensore di Hoffenheim e Werder Brema, che attualmente si sta allenando proprio con la squadra riserve del club tedesco.
Rafael, si diceva. Il k.o difensivo numero mille, verrebbe da dire. Mesto, Zuniga, Maggio, più il già citato Reina. Ecatombe dietro il centrocampo.
Nella stagione in corso al solo Maggio è andata relativamente bene, fermo solo un mese per problemi al menisco. Per Zuniga invece doveva essere un mese e mezzo di stop in origine, prolungato fino ai cinque attuali.
Con dubbi sul prossimo rientro, avvolto da un punto interrogativo.
Stesso discorso per Mesto, schierato titolare da Benitez proprio per ovviare alle assenze di Maggio e Zuniga e anch’esso infortunato: lesione del legamento crociato a novembre e infermeria che dovrà tenerlo ancora per diverso tempo.
Anche Hamsik è dovuto rimanere ai box per due mesi causa infortunio al piede, evidenziando come la sfortuna stagionale in casa Napoli colpise anche dal centrocampo in su. La Dea Bendata è proprio tale relativamente alla casa azzurra di Benitez.
Rafael, ultimo della lista, ha ringraziato tutti i tifosi per i messaggi d’affetto via Twitter, promettendo di “tornare più forte che mai. Sono molto orgoglioso e felice di giocare qui”. Dovrà soffrire guarando i suoi compagni giocare, come accaduto a Mesto, Zuniga e compagnia. Un problema in più, un giocatore in meno.