Parma-Napoli 1-0: Parolo segna, Insigne in ferie, l’arma letale Mertens entra tardi, rigore negato su Duvan

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Due su due, sei punti. Donadoni e il Parma contro il Napoli fanno il punteggio pieno, battendo i partenopei come all’andata e confermando con un uno a zero non bellissimo ma concreto, che il Tardini è un fortino e che il Parma, per l’Europa, c’è.

Dopo tre sconfitte, tutte lontane da casa, serviva solo questo ai ducali: vincere. Una mano l’ha data Benitez, con una formazione che ha combinato poco, una Bergonzi, con alcune decisioni dubbie, una la fortuna, che ha detto no ad un Napoli poco convincente, mentre il Parma, concreto e deciso, ai punti ha meritato la vittoria. Tre punti d’oro, che valgono l’aggancio all’Inter e il superamento della Lazio. A sette dal termine, in vista del derby di domenica prossima contro il Bologna, altro non si poteva pretendere.

Il rigore non concesso su Duvan Zapata
Il rigore non concesso su Duvan Zapata

FORMAZIONI – Donadoni, contro il Napoli sulla cui panchina non fu all’altezza delle aspettative, ritrova Paletta al centro della difesa. Ancora out Cassano e Gargano, marca indisponibilità anche Lucarelli, oltre allo squalificato Amauri: spazio dunque in attacco a Palladino con Biabianu centrale in posizione di falso nove. Benitez, privo di Maggio, da fiducia a Jorginho ed Insigne davanti.

PRIMO TEMPO –  Il Tardini è tutto esaurito, e la Nord benedice la serata con una coreografia da tempi d’oro. Giusto per mettere in chiaro che il sogno Europa è ancora più che vivo.

Partono meglio i ducali, che si fanno vedere al quarto minuto con Schelotto e impensieriscono Reina al sesto con un buon tiro di Biabiany che finisce troppo alto. SI gioca molto in mezzo al campo, al decimo gli ospiti trovano il vantaggio sugli esiti di un calcio di punizione ma la rete viene annullata per off-side,  e si deve attendere il 26esimo per vedere un’altra occasione: sull’asse Palladino – Biabiany arriva una bella palla a Schelotto ma la chiusura di Callejon è da applausi. Al trentesimo arriva la prima occasione per i partenopei:Jorginho lancia Higuain, bravissimo a liberarsi, ma Paletta gli soffia la sfera dai piedi e chiude. Virtualmente finisce la prima frazione, tra falli tattici, palle bloccate in mezzo al campo, giocate corte.

SECONDO TEMPO – La ripresa inizia senza cambi, ma con un ritmo più interessante. Passano due minuti, e Schelotto di testa sfiora la traversa. Cinque minuti dopo ancora lui, lanciato da Biabiany, costringe Reina al miracolo. Al 54esimo arriva la prima parata di Mirante: ci prova Insigne da fuori, ma per l’estremo difensore non ci sono problemi. Sulla ripartenza arriva il vantaggio dei padroni di casa, tutto di prima: Paletta lancia Cassani, che alza la testa, riceve e serve Parolo, che si inserisce centralmente e calcia di potenza: Reina incolpevole, rete pregevole, Parma in vantaggio.

Al sessantaduesimo i ducali potrebbero raddoppiare: Ghoulam sbaglia il fuorigioco, Paletta pesca Schelotto in area tutto solo, ma il controllo è impreciso, il passaggio per Biabiany disastroso. In tribuna il presidente gialloblù Ghirardi si dispera. Sette minuti dopo, partenopei vicini al pareggio: Jorginho vince un duello in mezzo al campo e serve l’ennesimo assist delizioso per Higuain, che da posizione impossibile sparacchia però contro l’esterno della rete. E’ la sua ultima occasione, perchè Benitez lo invita ad accomodarsi in panchina poco dopo: al suo posto Zapata, dentro anche Mertens per Callejon, non brillante.

E la partita cambia volto: dopo pochi istanti da un duetto tra i due neo entrati nasce una bella iniziativa stoppata da un perfetto intervento di Paletta, al 74esimo da distanza siderale Albiol ci crede e sfiora l’incrocio dei pali.
A sette dal termine è sui piedi di Insigne il pareggio: Mertens lo lancia, lui tenta il tiro, colpevolmente lasciato libero dalla difesa gialloblù, ma la sfera attraversa tutta l’area e sfila fuori. E’ senza dubbio l’occasione più ghiotta per il Napoli, in netta difficoltà e con un Hamsik sempre meno in partita. Che infatti lascia il posto a Pandev.

Cambia anche Donadoni: fuori Parolo per Munari e Palladino per Gobbi, evidente scelta del tecnico di coprirsi per tenere stretta la vittoria, che a trenta secondi dal novantesimo Zapata insidia pesantemente, svettando di testa su Felipe e sfiorando di un nulla la traversa.

E’ l’ultima occasione per il Napoli, l’ultimo brivido per il Parma che ritrova la vittoria, aggancia l’Inter in classifica e supera nuovamente la Lazio. Non sarà stata la miglior partita stagionale, ma sicuramente l’obbiettivo è stato raggiunto.

CHIAVE – Le squadre sono molto corte, giocano nello stretto, si strapazzano di falli tattici spezzettando il gioco. Ci perde lo spettacolo, nel primo tempo. Più vivace, aperta, divertente la ripresa. Benitez inserendo Mertens e Zapata rende maggiormente pericolosi i suoi, ma è tardi. L’avesse fatto prima forse…

MOVIOLA – Annullata una rete ai partenopei al decimo minuto: sulla punizione di Insigne, concessa in posizione interessante per un fallo di Marchionni su Ghoulam, Fernandez insacca ma è in netto off-side. Bravo Tasso ad accorgersene ed alzare la bandierina. Al 50esimo Hamsik a contatto con Schelotto al limite dell’area si lamenta: Bergonzi ci pensa un pò, poi lascia correre. Come al 76esimo: Zapata entra in area e cade a contrasto con Mirante, per il fischietto è simulazione, per la moviola e rigore. Nel complesso l’arbitraggio non convince.

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