Napoli-Wolfsburg 2-2 (6-3): godono solo gli azzurri, inutili i due goal tedeschi

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Callejon e Mertens portano il Napoli in doppio vantaggio, Klose e Perisic regalano il pareggio al Wolfsburg. Ma dopo il 4-1 dell’andata la semifinale è azzurra.

Dopo il 4-1 dell’andata in terra tedesca, sarebbe stato necessario un harakiri al Napoli per non approdare alle semifinali di Europa League, traguardo che ai partenopei mancava dalla stagione 1988-1989. Dopo un primo tempo orrendo per la truppa di Benitez, ma con il Wolfsburg che non riesce a trovare il goal, nella ripresa il Napoli si ripresenta con un altro piglio e nel giro di 15’ prima Callejon e poi Mertens chiudono del tutto il discorso qualificazione. I tedeschi non ci stanno e nonostante l’eliminazione riescono a pareggiare in nemmeno centoventi secondi, prima con Klose e poi con Perisic.

Il Napoli di Rafa Benitez scende in campo con la migliore formazione possibile. Confermato il 4-2-3-1 con Gabbiadini che parte dalla panchina. In difesa a protezione di Andujar ci sono Mesto, Albiol, Britos e Ghoulam, con il duo Inler e David Lopez in mezzo al campo. Higuain è il terminale offensivo supportato dal trio Callejon, Hamsik e Mertens. Hecking, tecnico dei tedeschi, risponde con lo stesso modulo dei partenopei per tentare ad una storica rimonta, anche se deve fare a meno degli infortunati Schürrle, De Bruyne, Veirinha e Hunt. In attacco il punto di riferimento è l’ex juventino Bendtner che vince il ballottaggio con Dost, con alle spalle Perisic e Caligiuri sugli esterni ed Arnold centrale.

Sin dalle prime battute il copione è quello che ci si aspettava alla vigilia, ovvero Wolfsburg che prova a rendersi pericolo, con il Napoli che prova a controllare e magari far male in contropiede. Dopo nemmeno due minuti serve un super intervento di Andujar sul tocco al volo di Perisic dall’interno dell’area a negare il goal ai tedeschi. Il Napoli fa fatica anche perché gli ospiti pressano tantissimo. Al quarto d’ora inizia la sfida personale fra Bendtner ed il portiere napoletano. L’ex Juventus anticipa Britos, ma il suo colpo di testa termina fuori.

Il copione del match non cambia, con Benitez arrabbiato e con il pubblico non proprio felice della prestazione. Alla mezzora tedeschi che sfiorano il vantaggio, ancora con Bendtner. Trasch crossa dalla destra, il danese vince il duello aereo con Britos, ma la mira è impreciso. Prima del riposo ci prova prima Arnold con un sinistro dal limite senza fortuna, poi ancora una volta Bendtner con un diagonale respinto da Andujar. Il Napoli? Il primo squillo verso la porta di Benaglio arriva solamente al 44’, quando però la girata di sinistro di Higuain non inquadra lo specchio della porta.

Benitez negli spogliatoi sicuramente ha sgridato i suoi, che si ripresentano in campo con un atteggiamento aggressivo. Mertens prova la conclusione a giro che termina fuori di poco, ma al 50’ il Napoli passa in vantaggio. Grande apertura di Higuain per Callejon, lo spagnolo controlla al limite e lascia partire un destro deviato da un difensore tedesco che beffa Benaglio.  Passa un quarto d’ora ed il Napoli trova il raddoppio. Grande azione orchestrata da Insigne che apre per Higuian, l’argentino serve all’indietro Mertens che calcia a botta sicura trovando prima la grande risposta di Benaglio, ma poi insacca sulla ribattuta.

Il Napoli, forte del doppio vantaggio e di una qualificazione già in cassaforte, abbassa il ritmo e nel giro di due minuti (71’ e 73’) subisce il clamoroso pari, che serve solamente per le statistiche. Prima è Klose con un preciso colpo di testa a battere Andujar, poi Perisic beffa Mesto e realizza. Nei minuti finali entrambe le squadre provano a vincere il match, ma né Inler né Caligiuri riescono a trovare la via della rete.

Festa Napoli al San Paolo
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