Poco più di un allenamento per il Napoli che supera il Vlazznia con un rotondo 5-0 e stacca il biglietto per l’Uefa che conta. La volenterosa ma modestissima compagine albanese affonda sotto i colpi degli uomini di Reja, che senza forzare portano a casa il massimo risultato preservando preziose energie per l’infuocata sfida di domenica all’Olimpico. Nel primo tempo gli azzurri fanno accademia pura, limitandosi a un ordinato possesso palla che però raramente si sortisce in occasioni da rete. Il risultato si sblocca solo al 41esimo, quando sugli sviluppi di un calcio d’angolo Rinaudo trasforma in rete un cross di Gargano. Nella ripresa il Napoli aumenta i ritmi, e trova il raddoppio con un’elegante piroetta di Pià che aggira il marcatore avversario e di prima intenzione batte a rete, trovando la marcatura grazie alla complicità di Grimaj. Il 3-0 porta ancora la firma di Leandro Rinaudo (apparso in grande crescita) che raccoglie al centro dell’area un insidioso cross di Montervino. Ci pensnao poi le stelle ad illuminare la notte del San Paolo: in rapida successione i tre idoli della tifoseria, ovvero Hamsik, Lavezzi e Denis, rilevano nell’ordine Dalla Bona (solito bradipo), Pià e Zalayeta (ormai vicino ai ritmi dei bei tempi). C’è grande attesa per la medaglia d’oro olimpica, che non si fa pregare e dimostra di non esser mai andato via da Napoli: è l’80esimo quando el Pocho brucia in velocità il difensore avversario e si presenta a tu per tu per il portiere, che vince il primo round ma soccombe quando l’argentino recupera palla e con una serie di finte e serpentine lo mette a sedere vedendosi bucare per la quarta volta. C’è gloria anche per Hamsik, che si fa trovare pronto sul preciso suggerimento di Denis con la retroguardia albanese sbilanciata. Cinque a zero e pratica archiviata. Si goda questa vittoria, dal momento che le sfide contro i parrocchiani sono terminate. Da domenica si fa sul serio…
C.Francesco Piantedosi
