Il presidente dell’Empoli, Fabrizio Corsi, rivela: “Per noi Valdifiori è del Napoli, ma il giocatore va incoraggiato”. Gli azzurri hanno offerto 23 milioni per lui, Hysaj e Saponara.
Mirko Valdifiori e il Napoli: un balletto che dura ormai da un pò, ma in cui nessuno si decide a fare il primo passo. O meglio: la convinzione da parte del Napoli di contare sul metronomo che Sarri ha avuto a Empoli c’è. Quella del calciatore, come rivela il presidente dei toscani Fabrizio Corsi, non del tutto.
“Per quanto ci riguarda, Valdifiori è già un giocatore del Napoli – dice a ‘Radio Kiss Kiss’, parlando del summit andato in scena ieri sera tra le due dirigenze – ora però gli azzurri devono mettersi d’accordo col giocatore e col suo procuratore. Devono essere d’accordo tutti, anche Mirko. Non è un problema di cifre”.
In sostanza, Valdifiori non è pienamente convinto di approdare a Napoli. “Questa è una soluzione che fino a qualche tempo fa lo entusiasmava, mentre adesso Mirko deve essere un po’ incoraggiato. Per lui sarebbe un’esperienza importantissima” continua Corsi.
Se Valdifiori nicchia, Elseid Hysaj ha ben chiaro in mente il proprio futuro: “Il ragazzo vuole andar via da Empoli e giocare in un club più importante. Non so se sarà il Napoli, il mercato è appena iniziato”. Mentre per quanto riguarda Riccardo Saponara, “c’è l’interesse del Napoli, ma pure di altre squadre. Però lui vorrebbe rimanere a Empoli, e magari andare il prossimo anno in un club che disputi la Champions League”.
Il Napoli continua ad essere interessato al trio, ma in alternativa studia l’opzione di rimanere con il solo Valdifiori: secondo ‘Sky Sport’ De Laurentiis ha offerto all’Empoli 23 milioni per il trio, rifiutati dall’Empoli. Ma nell’incontro di ieri sera ha fatto capire che l’offerta potrebbe salire a 25 milioni. Insomma, siamo soltanto all’inizio.
Le porte sono chiuse, invece, per Daniele Rugani, che a Empoli ci ha giocato ma che ora è tornato alla casa madre. Per rimanerci, come conferma ancora Corsi: “La Juventus potrebbe cederlo soltanto a titolo definitivo, ma non lo farà. Né in Italia, né all’estero”.
