Napoli-Lazio 4-3: gli azzurri si aggiudicano una partita pazzesca.

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Nell’anticipo domenicale delle 12.30 allo Stadio San Paolo è andato in scena uno dei match più belli di tutta la stagione. Il Napoli ha conquistato i tre punti battendo per quattro reti a tre una Lazio mai doma e sempre vicina a portarsi a casa l’intera posta in palio. Nel primo tempo il Napoli tiene il pallino della manovra ma non riesce a mettere la palla in rete. Gli azzurri gestiscono bene e arrivano spesso al limite dell’area non riuscendo però a trovare lo specchio della porta. Nei primi quindici minuti prima Lavezzi poi Hamsik dall’out sinistro riescono a mettere cross rasoterra al centro dell’area ben neutralizzati in entrambi i casi in uscita da Muslera. L’unico tiro degli azzurri è effettuato dallo slovacco da posizione defilata: bravo il portiere uruguaiano a deviare in angolo. La Lazio attende e riparte in contropiede: proprio da una ripartenza i biancocelesti al 28esimo trovano la rete del vantaggio con Mauri, il quale supera in dribbling tutta la difesa partenopea e batte un incolpevole De Sanctis. Il Napoli si disunisce e non riesce a reagire. Il primo tempo si chiude senza ulteriori sussulti. La ripresa ha inizio e la Lazio trova subito la rete del raddoppio: da una punizione battuta dal limite dell’area Andrè Dias si libera della marcatura di Campagnaro e di testa batte nuovamente De Sanctis. Gli azzurri non si danno per vinti e nel giro di due minuti riacciuffano la partita: al 58esimo da una punizione dal limite di Lavezzi, Dossena aggira la difesa biancoceleste e di testa batte Muslera. Al 60esimo da un’altra punizione gli azzurri trovano il pareggio: Maggio recupera di testa un pallone destinato ad uscire sul fondo e lo rimette al centro per Cavani, il quale tutto solo mette la palla in rete. La Lazio non ci sta ed al 64esimo colpisce la traversa con Brocchi. Due minuti dopo trova nuovamente il vantaggio: Zarate in serpentina supera Cannavaro e va al tiro ben ribattuto da De Sanctis, ma Aronica si trova sulla traiettoria e sfortunatamente fa autogoal. Qualsiasi squadra difficilmente avrebbe trovato la forza di reagire nuovamente ed invece il Napoli dimostra tutto il suo carattere. All’ 82 Cavani su assist di Cannavaro viene atterrato in area da Biava: rigore ed espulsione per il giocatore laziale. Dal dischetto si presenta Matador, il quale con freddezza spiazza Muslera e riagguanta il pareggio. Quando ormai il match sembrava avviarsi verso la conclusione arriva la zampata finale: Mascara, con un assist perfetto, lancia Cavani in porta ed il Matador, con un pallonetto simile a quello effettuato contro il Cagliari, insacca il pallone nella rete e regala al Napoli tre punti d’oro. Nel finale lo stesso uruguaiano cade nella trappola di Sculli e reagisce alla provocazione, subendo l’ammonizione e ottenendo la squalifica. Con questo successo i partenopei superano l’Inter in classifica e volano a quota 62 punti, diventando la prima antagonista del Milan nella corsa allo scudetto.

Antonio De Filippo NAPOLICALCIO.NET

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