Napoli-Lazio 1-1: Hamsik goal, paperone di Reina su Keita

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Tutto in 120 secondi tra Napoli e Lazio: prima il meraviglioso goal di Hamsik poi l’immediato pareggio di Keita su paperone di Reina.

Senza un vero numero 9 davanti, il Napoli crea tanto ma non riesce a concretizzare e soprattutto a piegare la resistenza di una solida Lazio, all’ottavo risultato utile consecutivo.

Mister Sarri sceglie il 4-3-3 per accogliere la Lazio: oltre Milik, manca solo Albiol. In porta il solito Reina, fresco della convocazione in nazionale, coadiuvato da Hysaj, Chiriches, Koulibaly e Ghoulam. Linea di centrocampo con Zielinski, Diawara e Hamsik, mentre, nel tridente offensivo torna un Mertens usato con il contagocce, al fianco di Callejon e Insigne. Un altro ex pescarese sarà in campo ma a completare la coppia d’attacco della Lazio: Ciro Immobile. Simone Inzaghi, al suo fianco, ha scelto Keita che verrà sostenuto dal folto centrocampo completato da Felipe Anderson, Milinkovic, Biglia, Parolo e Lulic. Difesa a tre con Basta, Wallace e Radu davanti a Marchetti.

Il match parte da subito con un Napoli che alza i ritmi e dopo due minuti riesce a mettere in cascina due buone occasioni che impegnano la difesa biancoceleste e Marchetti, costretto da subito alle uscite da emergenza. Le squadre si allungano e l’equilibrio della retroguardia romana risente dei cambi di modulo dettati da Simone Inzaghi. Al quinto minuto i padroni di casa hanno già messo sotto assedio l’area di una Lazio che soffre molto: Lorenzo Insigne prova il tiro al volo dal limite dell’area, ma spara il pallone in curva.  La Lazio rischia sicuramente di più, ma prova svariate volte a reagire. Dopo venti minuti entrambe le squadre si ritrovano ad aver speso più energia della media. Mertens, al ventiquattresimo, tenta la conclusione da calcio di punizione: la palla sfiora il palo con un Marchetti in evidente ritardo.

La partita rischia addirittura di incattivirsi, complice la stanchezza, e Marco Parolo si prende il cartellino giallo per una scivolata evitabile. Tanti falli e partita che trova un maggiore equilibrio con Ciro Immobile che trova due buone occasioni per impensierire la difesa partenopea. Il centrocampo è poco frequentato durante questo primo tempo che vede consumarsi svariate occasioni. Anche Callejon tenta la conclusione da fuori area, ma anche lui spara in curva. Verso il quarantesimo, l’arbitro, opta per l’intransigenza fischiando parecchio e scaldando, di conseguenza, gli animi a partire da Simone Inzaghi ammonito verbalmente dal direttore di gara. Sullo scadere del primo tempo Koulibaly commette fallo, ma l’arbitro non lo ammonisce nonostante le proteste degli avversari. Il calcio di punizione lo batte Biglia che mette in mezzo un pallone pericoloso: Radu, di testa, sfiora la traversa.

Le squadre rientrano in campo senza cambi, ma sulla panchina biancoceleste manca Strakosha che esce dallo stadio per problemi intestinali. Dopo due minuti, Ciro Immobile, sfiora il goal ed è Reina a salvare il risultato. Neanche il tempo di rinviare che l’attaccante capitolino, ancora una volta, supera la difesa napoletana e si presenta a pochi passi dalla porta: la posizione non è ottima e la palla sfiora il secondo palo. Al cinquantunesimo, però, è il Napoli a portarsi in vantaggio: Hamsik entra nell’area avversaria superando Wallace, Basta e Marchetti. Non passa neanche un minuto che Keita, con azione personale, copia Hamsik e insacca, complice anche l’imperfezione di Reina. Si apre una sfida interna tra Keita e Hamsik che sembrano tenere in piedi le rispettive squadre mettendo in seria difficoltà le difese. Poi inizia il pressing del Napoli che riesce a battere tre calci d’angolo di seguito costringendo Parolo e compagni a fare gli straordinari. Proprio il centrocampista laziale salva la propria squadra in extremis togliendo il pallone dai piedi di un lanciatissimo Marek Hamsik.

Partita aperta e piacevole che richiede qualche cambio visto il dispendio di energie sin dal primo minuto. Per il Napoli, Maurizio Sarri, comanda l’ingresso di Manolo Gabbiadini al posto di Lorenzo Insigne. Appena entrato, l’attaccante si invola verso la porta avversaria e viene atterrato, ma per l’arbitro non ci sono gli estremi per il calcio di rigore. La Lazio torna in difficoltà e Inzaghi decide di coprirsi: esce Lulic ed entra Patric e il modulo diventa un più equilibrato 4-3-3. Il Napoli, invece, sostituisce Callejon con El Kaddouri per non spostare gli equilibri trovati. Romani stanchi e Hamsik in grande spolvero. Per la Lazio esce anche un Keita quasi stremato per lasciare spazio a Djordjevic. All’ottantacinquesimo Hamsik alza bandiera bianca: si tocca la coscia e chiede il cambio. Al suo posto entra Allan. Il cambio è doppio perchè, accanto a lui, c’è il giovane Lombardi che sostituisce uno stanco Ciro Immobile. I minuti di recupero sono tre e l’ultima occasione è per la Lazio con Djordjevic che, però, commette fallo. Il triplice fischio finale decreta il pareggio per un match ad alto livello.

Discussion1 commento

  1. OGGETTO: Le stelle cadenti

    Egregio Presidente

    Un tempo non lontano dicevo: abbiamo un attacco atomico, un centrocampo di burro e una difesa di merda. Oggi, purtroppo, è cambiata la musica, abbiamo un attacco di merda, un centrocampo (Hamsik, Zielinsky, Diawara), di ottima fattura e la difesa, con il perno Albiol ancora assente e Reina a parte, abbastanza forte.

    Ieri numeri sono stati maledettamente dalla parte del Napoli perché anche stavolta, il Napoli per lunghi tratti ha controllato la gara e ha provato a fare gioco e segnare in tutti modi. Come però succede da quando manca una vera prima punta di ruolo, gli azzurri hanno concretizzato molto poco e, le tante azioni messe in piedi, sono state malamente sprecate. “Tanto fumo e poco arrosto”, e quindi la squadra costruisce tanto ma concretizza poco, sbagliando spesso l’ultimo passaggio. Sicuramente l’assenza di Milik ha accentuato ed evidenzato molto questa mancanza di cinismo degli uomini di Sarri che però, devono cercare di rimediare al più presto in quanto, se si sbaglia così tanto contro altre squadre potrebbe andare peggio

    Purtroppo che manchi un centravanti puro è un dato di fatto incontrovertibile e senza colpe specifiche, per cui chi la mette dentro?

    Rivogliamo il “Napoli che tremare il mondo fa”!

    Cordialità e sempre forza Napoli
    Vincenzo

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