Napoli-Inter 3-1: nerazzurri generosi, ma su di loro si abbatte la furia del Matador

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Il Napoli supera 3-1 un’Inter generosa nonostante le tante defezioni per infortunio e tiene a distanza il Milan, confermandosi ancora una volta la seconda forza del torneo.

FORMAZIONI – Il Napoli è quasi al completo con l’unica indisponibilità di Campagnaro fermato da un problema al polpaccio, al suo posto Mazzarri schiera Gamberini. Tra le fila azzurre rientrano dalla squalifica Behrami e Cavani, quindi Inler e Insigne ritornano in panchina. Per il resto è formazione tipo.

L’Inter deve fare i conti con i tanti infortuni, e si presenta per questa delicata trasferta con gli uomini contati e dovendo fare di necessità virtù. Centrocampo e attacco sono completamente inediti per la scelta forzata dei loro interpreti. Cambiasso e Guarin recuperano in tempo, ma il solo colombiano parte dal primo minuto facendo coppia in attacco con Alvarez. Rocchi è costretto almeno inizialmente a sedersi in panchina.

PRIMO TEMPO – Entrambe le compagini hanno bisogno di punti per i rispettivi obiettivi di classifica. Il Napoli fa capire subito all’avversario di voler puntare dritto ai tre punti e infatti trova il vantaggio nei primissimi minuti grazie ad un piazzato di Cavani servito bene da Pandev approfittando anche di un buco difensivo dei centrali nerazzurri.

L’Inter è costretta subito ad inseguire, la strada sembra in discesa fino a quando, dopo alcune occasioni da ambedue le parti, viene fischiato un calcio di rigore alquanto discutibile per atterramento di Alvarez ad opera di Zuniga. E’ lo stesso giocatore argentino che si incarica della battuta dal dischetto riportando il risultato in parità con qualche respiro di sollievo dato che la traiettoria era stata sporcata dal portiere ma non abbastanza per evitare il gol.

La spinta degli azzurri continua, l’Inter fa buona guardia nella parte centrale della prima frazione di gioco, ma l’equilibrio cade nuovamente per il rilevamento di un altro calcio di rigore a favore del Napoli per spinta di Jonathan su Zuniga a palla lontana.

Cavani si presenta all’appuntamento contro Handanovic e non sbaglia il suo centesimo gol in maglia azzurra. Gli azzurri si rendono pericolosi in altre circostanze, soprattutto con Hamsik che va al tiro troppo facilmente, ma la mira non risulta precisa.

L’Inter risponde a sprazzi e viene fuori soltanto con lanci lunghi e velleitari dal centrocampo verso il solo Guarin che detta la profondità, ma sono giocate ampiamente alla portata della retroguardia partenopea.

SECONDO TEMPO – il Napoli vuole chiudere i conti e lo fa in maniera ordinata, senza sbilanciarsi troppo, mentre l’Inter deve nuovamente inseguire e cercare almeno di evitare il peggio. Dopo una prima fase caratterizzata da ritmi alquanto blandi che favoriscono più il Napoli e accentuano l’inerzia interista, le occasioni si sbloccano con vari tentativi da ambedue le parti.

In sequenza ci provano Pandev, Alvare e infine Cavani, ma il risultato resta invariato fino a quando non parte un contropiede letale degli azzurri sull’asse Pandev-Cavani. Arriva così la tripletta personale del Matador che, insaziabile, non lascia scampo ad Handanovic impreciso nell’uscita spianando di fatto la strada alla scivolata dell’uruguaiano.

La strada per la Champions è spianata in quanto con questo risultato utile il Napoli ha la matematica certezza di rientrare tra le squadre partecipanti alla massima competizione europea, ma l’attenzione ricade sulla difesa del secondo posto che permetterà di parteciparvi senza preliminari. A nulla sono valsi i cambi alla disperata di Stramaccioni, mentre nelle battute finali i padroni di casa si limitano a gestire il possesso palla senza alcuna pressione e il benché minimo affanno.

MOVIOLA – La direzione di gara, per il primo tempo, risulta alquanto scorrevole e non presenta topiche di rilievo. Qualche dubbio sul contatto tra Zuniga e Alvarez fischiato in area di rigore che ha portato all’assegnazione della massima punizione a favore dell’Inter, ma non all’ammonizione di Zuniga. Metro di giudizio diverso sul capovolgimento di fronte dove per la stessa situazione Jonathan è stato ammonito per contatto da rigore su Zuniga. I tre cartellini gialli mostrati ad altrettanti giocatori nerazurri sono giusti, nel secondo tempo si gioca di più e tutto procede nella normale amministrazione.

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