L’Inter si qualifica per le semifinali di Coppa Italia, al termine di una gara combattuta contro il Napoli. Cinici i nerazzurri con Jovetic e Ljajic.
L’Inter s’impone per 2-0 al termine di una prova maiuscola per fisicità, concentrazione difensiva e qualità delle ripartenze. Le reti nel finale di Jovetic e Ljajic regalano ai nerazzurri la semifinale di Coppa Italia e puniscono un Napoli rimaneggiato e in difficoltà atletica nella ripresa. E’ la prima sconfitta stagionale al San Paolo per gli uomini di Sarri.
Nel Napoli, Sarri tiene a riposo diversi titolari e vara una formazione simile a quelle utilizzate nei match europei di quest’anno. In difesa spazio a Chiriches e Strinic, fino ad ora poco impiegati in campionato, mentre in mediana il tecnico partenopeo tiene a riposo Hamsik e Jorginho. In avanti Gabbiadini fa rifiatare il Pipita Higuain, in un tridente completato da Callejon e Mertens. In casa nerazzurra riposano solo Murillo e Icardi: nella mediana a due Medel viene ancora preferito a Felipe Melo, mentre in avanti spetta a Biabiany, Ljajic e Perisic il compito di supportare l’unica punta Jovetic.
Vista la posta in palio, le due squadre disputano un primo tempo intenso e concentrato, piuttosto avaro di occasioni ma di grande rilevanza tattica. Fin da subito è il Napoli a impadronirsi del pallino del gioco: con la difesa alta e un primo pressing di grande efficacia i partenopei comandano le operazioni e scaldano i guanti di Handanovic per due volte con Mertens dalla distanza. I nerazzurri inizialmente soffrono l’aggressività del Napoli, trovando rari sbocchi sugli esterni e mostrando insicurezza nella fase di uscita del pallone.
Con il passare dei minuti, gli ospiti iniziano a prendere confidenza con il match e portano meglio il pallone in avanti, grazie anche alle iniziative di Kondogbia, molto più a suo agio nelle percussioni palla al piede che non nello smistare davanti alla propria area. Biabiany e Perisic si propongono con continuità e Ljajic e Jovetic si alternano tra il venire incontro e l’attaccare la profondità al fine di allungare la difesa azzurra. Chiriches salva tutto su una percussione in area dello stesso Ljajic, ma la migliore occasione della frazione capita tra i piedi di Callejon, dopo una splendida combinazione mancina tra Mertens e Strinic: il piatto destro dello spagnolo, però, è bloccato a terra da Handanovic.
L’Inter comincia la ripresa con piglio ancora maggiore, aggredendo i portatori di palla del Napoli e costringendo i padroni di casa ad inusuali errori di impostazione. La partita si regge su un equilibrio tattico molto sottile, nel quale ogni errore può risultare fatale: ci prova ancora da fuori Mertens, ma è l’Inter a rendersi maggiormente pericolosa in questa fase con un destro dal limite di Jovetic e una conclusione al volo di Medel da ottima posizione, di poco alta sopra la traversa. La fisicità nerazzurra impone al Napoli di cercare rapide combinazioni in verticale, sfruttando le transizioni offerte dalla squadra di Mancini.
Sarri inserisce Hamsik e Higuain per dare più peso alla propria fase offensiva, ma è l’Inter a passare al minuto 75: Jovetic riceve palla sulla trequarti al termine di una rapida transizione e batte Reina dalla distanza con un meraviglioso destro a giro. Fondamentale il movimento in profondità di Palacio, neoentrato, che toglie pressione al montenegrino e gli crea la spaziatura corretta per scoccare il tiro. Il Napoli, tramortito, si getta in avanti e prova a pungere con il neoentrato Pipita, ma rimane in 10 quando Mertens riceve il secondo giallo della sua partita dopo aver simulato un contatto con Miranda. In un finale nervoso, Ljajic chiude i conti divorando il campo in contropiede e trafiggendo Reina in uscita bassa.
