Il Napoli dopo un primo tempo sofferto contro il Genoa, chiude la pratica nella ripresa: vanno a segno Zielinski e Giaccherini.
Il Napoli vive la serata perfetta, quella che Sarri aveva in mente per avvicinarsi nel migliore dei modi alla sfida con il Real Madrid. Gli azzurri battono il Genoa 2-0 con il minimo sforzo: bastano un avvio di ripresa su ritmi altissimi e i goal di Zielinski e Giaccherini per archiviare la pratica rossoblu e proiettarsi, testa e cuore, al Bernabeu.
E’ Giaccherini a vincere il ballottaggio con Pavoletti per la sostituzione dello squalificato Callejon: Mertens confermato al centro del tridente, con Insigne a sinistra. A centrocampo nuovamente titolari Zielinski a Diawara, indizio interessante in vista di Madrid (dove potrebbe toccare ad Allan e Jorginho). Il Genoa si dispone con un 3-5-2 in cui Simeone è supportato da Palladino.
Non è il Napoli delle partenze sprint di Milano e Bologna, anche per merito di un Genoa che inizia con grande aggressività. La folta batteria di centrocampisti e trequartisti di Juric rende complicata la partenza della manovra azzurra e causano qualche pensiero dalle parti di Reina. La prima vera occasione capita proprio sui piedi di Simeone, bravo a rubare il tempo a Koulibaly sul filo del fuorigioco ma poco preciso in fase di finalizzazione. Per assistere al primo squillo dei padroni di casa bisogna attendere la mezz’ora, ma il destro di Insigne è ampiamente fuori misura.
E’ comunque la scintilla che cambia l’inerzia della partita e accende il Napoli, molto più convincente nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo rispetto ad un Genoa che perde per infortunio Gentiletti e Veloso. Koulibaly va vicino al goal in acrobazia sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Insigne prima sfiora l’incrocio dei pali dal limite (dopo una bella iniziativa di Zielinski), poi non riesce a concludere con forza dopo essere stato innescato da uno splendido assist di Mertens. Sull’ultimo pallone del primo tempo è Giaccherini, tra i migliori nel Napoli, a impegnare ancora una volta Lamanna.
Il Napoli rientra in campo con il piglio con cui aveva chiuso la prima parte di gara e impiega appena cinque minuti per sbloccare il punteggio. Mertens fa il diavolo in area di rigore, la palla arriva a Zielinski che da posizione centrale sfodera il mancino e trova l’angolo basso della porta difesa da Lamanna. E’ una liberazione per il San Paolo e lo stesso Napoli, che inizia a macinare gioco come nella sua versione migliore e mette alle corde un Genoa sempre meno compatto con il passare dei minuti. Mertens e Diawara hanno immediatamente la palla del raddoppio ma si avvicinano soltanto al bersaglio grosso. Ci prova ancora Insigne, che impegna Lamanna con una delle sue classiche conclusioni a giro.
Il raddoppio è nell’aria e arriva puntuale. La miccia è il solito Mertens, che sveste i panni del bomber per indossare quelli di assistman: si libera in area con una grande giocata e serve Giaccherini sul palo lontano per il più facile dei tap-in. L’ex Juventus festeggia sotto la Curva B, premio meritato per una prestazione con cui è riuscito a rimpiazzare nel migliore dei modi lo squalificato Callejon. E’ il gol che chiude la partita e accompagna il Napoli verso Madrid: Sarri effettua tre sostituzioni nel giro di tre minuti e i suoi controllano il risultato senza affanni. La sfida con il Real, in un certo senso, è già iniziata.