L’infortunio di Milik che avrebbe potuto spalancargli le porte dell’attacco del Napoli, i fischi di una parte del pubblico azzurro all’uscita dal campo contro la Roma, la panchina contro il Besiktas e poi il rigore segnato ai turchi: non si può certo parlare di noia, quando si analizza il momento che sta vivendo Gabbiadini.
L’ex attaccante della Sampdoria è sempre sulla bocca di tutti: toccherebbe a lui prendere le redini della manovra offensiva azzurra, ma è evidente come Sarri non abbia la necessaria fiducia per consegnargli le chiavi. Troppa pressione, probabilmente, per un giocatore che anche nella scorsa stagione, chiuso com’era da Higuain, aveva visto pochissimo il campo.
“Ma io questa pressione non la sento, altrimenti non sarei a Napoli. Mi spiace che Milik si sia fatto male, e anzi, faccio gli auguri sia a lui che a Montolivo. Ma io rimango sereno e in campo cerco sempre di dare il massimo”.
Poi, un avviso a tutti quelli che storcono il naso alla prospettiva di doversi affidare a lui: “Guardando presenze e goal con la maglia del Napoli, i numeri sono dalla mia parte. E anche se fino a questo momento ho giocato poco, sono fiero di essere qui”.
Sarri dice e ribadisce di non vedere Gabbiadini spostato a destra nel tridente, soprattutto per una questione di equilibrio generale della squadra, ma che ne pensa il diretto interessato? “Io sono un attaccante che può adattarsi a vari moduli. Posso giocare sia largo a destra che al centro”.
