Napoli: due reti capolavoro al Catania e un Hamsik ritrovato, aspettando la sfida con la Juventus

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Gli azzurri vincono senza fatica contro il Catania, decisivo il capitano ritrovato. Paura per Mesto, troppe le occasioni da goal sciupate dagli uomini di Benitez.

Il Napoli che è riuscito a superare un buon Catania è tutto lì, in due lampi nel giro di una manciata di minuti. Due firme importanti per due reti da spettacolo puro, con il ritorno al goal di Hamsik che fa sorridere chi leggeva i pessimisti della prima ora che bollavano lo slovacco come elemento non più cosi indispensabile alla causa.

Hamsik urlo che scuote il San Paolo
Hamsik: un urlo che scuote il San Paolo

Capitan “presente e futuro”, invece, ha dimostrato di esserci, a pieno agio nella sua metamorfosi tattica: lavoro sporco dietro le punte con i due mediani che gli proteggono le spalle e gli consentono spunti ed assist di livello superiore. Il calo di rendimento nelle ultime partite era quindi evidentemente dovuto ad un appannamento fisico e nulla più.

Due momenti chiave e poco altro, nonostante gli avversari hanno avuto la forza di accorciare le distanze e di restare in partita fino al novantesimo. Ma non c’è mai stata la sensazione che la partita potesse sfuggire dalle mani dei partenopei, quasi come se l’impegno con i siciliani non meritasse il massimo sforzo e che fosse solo una tappa d’avvicinamento ad una settimana decisiva. Infatti anche gli azzurri hanno contribuito a tenere la gara aperta fino alla fine ma correndo tutto sommato pochi rischi ed arrivando spesso dalle parti di Andujar che alla fine è stato il migliore in campo.

A fine partita Benitez si lamenterà per non aver chiuso il discorso con il 3-1, ed a giusta ragione: in Serie A c’è poco da scherzare con il fuoco, Sassuolo insegna. In altre occasioni queste esitazioni potrebbero costare caro, bisognerà lavorare molto su questo aspetto.

Ma è poi lo stesso Benitez a spostare il focus fornendo argomenti tattici interessanti, su tutti la scelta – imprevista – di Uvini per sostituire l’infortunato Mesto: il tecnico ha rivelato che dopo l’infortunio di Zuniga lo staff aveva pianificato un lavoro specifico per adattare il brasiliano nel ruolo di terzino.

Ennesima dimostrazione, questa, dell’enorme lavoro che lo spagnolo sta facendo su ogni singolo giocatore della rosa: è sufficiente osservare la metamorfosi di Fernandez per capire la valenza del lavoro di Benitez. Quando si dice che nel calcio la fiducia è tutto.

Nel corso dell’intera stagione tutte le partite sono importanti, ma la settimana che arriverà è di sicuro un crocevià fondamentale per il futuro del club: la gara interna con il Marsiglia dovrà tenere vive le speranze di qualificazione agli ottavi di Champions con ulteriori tre punti da conquistare che sono oggettivamente alla portata dei partenopei. Nelle restanti sfide con Borussia e Arsenal, invece, bisognerà gettare il cuore oltre l’ostacolo contro due formazioni sulla carta superiori.

Domenica sera, poi, la sfida allo Stadium. Con tutto l’enorme carico di motivi, veleni e tensioni che si trascinerà dietro. Ma andiamoci piano, una cosa alla volta. Sin pausa, però, ci mancherebbe.

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