Napoli-Dinamo Kiev 0-0: tanto gioco ma azzurri inconcludenti

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Il Napoli non va oltre lo 0-0 con la Dinamo Kiev, mantiene il primo posto nel girone, ora per qualificarsi agli ottavi servirà non perdere a Lisbona.

Napoli fa lo 0-0 con la Dinamo Kiev, un pareggio che lascia perplessi, nonostante cambi davvero poco in termini di chances di qualificazione. Agli azzurri basterà non perdere in casa del Benfica per passare il turno, stesso scenario che si sarebbe presentato in caso di vittoria. La prestazione contro gli ucraini, però, segna un passo indietro sul piano del gioco.

Nel Napoli spicca il ritorno dal 1’ di Raul Albiol, assente da quasi due mesi. A centrocampo Sarri opta per la linea giovane: dentro Diawara e Zielinski, preferiti a Jorginho e Allan. Confermato il tridente rapido con Insigne, Mertens e Callejon. La Dinamo si schiera con un 4-5-1 compatto in cui Yarmolenko ha il compito di dare supporto a Besedin, titolare a discapito di Moraes.

Il Napoli prova a mettere subito le cose in chiaro. La partenza degli azzurri è rapida e volenterosa, ma produce meno di quanto sperato. Un aiuto lo dà la difesa della Dinamo Kiev, a tratti molto alta: Mertens e Insigne a più riprese riescono a scattare in posizione regolare, ma a tu per tu con Rudko manca sempre il guizzo decisivo. Con il passare dei minuti la manovra degli uomini di Sarri perde la spinta iniziale e consente agli ospiti – innocui dalle parti di Reina – di difendere senza affanni.

I fraseggi stretti si confermano l’arma più incisiva del Napoli, imbrigliato però dalla mediana folta scelta da Rebrov per l’occasione. Le trame degli azzurri trovano così sbocco principalmente sulle corsie esterne, dove Ghoulam si fa trovare spesso pronto al cross: è in questi frangenti che balza all’occhio l’assenza di un centravanti di ruolo, con Mertens puntualmente in ritardo sui palloni lanciati in area dalla sinistra.

L’avvio della ripresa ricalca in tutto e per tutto quello del primo tempo. Il Napoli ci mette ritmo e voglia alla ricerca del gol, crea qualche situazione di pericolo ma soltanto in rare circostanze va davvero vicino al vantaggio: Callejon viene anticipato di un soffio prima del tap-in vincente, Hamsik scalda i guanti di Rudko con un gran destro, eppure il risultato non si schioda dallo 0-0.

A meno di mezzora dalla fine Sarri si gioca la carta Gabbiadini, al posto di un Insigne opaco rispetto a quello visto a Udine. Proprio il nuovo entrato diventa il più propositivo negli ultimi 16 metri: sono quattro le conclusioni nel giro di pochi minuti, tutte senza fortuna. Servirebbe un forcing finale che il Napoli dimostra di non avere nelle corde. E’ anzi la Dinamo Kiev a fare le cose migliori. Lo 0-0 è la giusta fotografia di una partita avara di emozioni: per il Napoli si deciderà tutto a Lisbona.

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