Paolo Cannavaro, in un’intervista rilasciata questa mattina, racconta la sua esperienza in azzurro ed i suoi propositi futuri. Queste sono state le dichiarazioni del capitano:
“Il mio sogno nel cassetto è quello di diventare per il Napoli quello che Zanetti è per l’Inter, avvicinando mostri sacri come Juliano e Bruscolotti. Ho il contratto in scadenza nel 2015, ma confido nella salute per rinnovare ancora. E’ stato così bello a Roma, che ci ho preso gusto. E posso garantire che è piaciuto a tutti noi. Un capitolo indimenticabile. Ero in mezzo al campo, vedevo il palco e pensano: non è possibile. Mi rivedevo bambino, felice per la vittoria del Napoli della Supercoppa Italiana: quella sera lì io sognavo ad occhi aperti però non ero riuscito a pensare che ce l’avrei fatta. Ora il campionato è uno dei più equilibrati che abbia mai visto, la Juventus è favorita ma noi ce la giocheremo insieme ad altre squadre come Roma e Fiorentina. Scommettere su un calciatore? Punto tutto su Vargas e non è un discorso fazioso: io lo vedo in allenamento tutti i giorni, lo affronto, so quello che ha dentro, la rapidità d’esecuzione, l’istinto. Garantisco io, se posso permettermi: è imprendibile. Il tempo è con lui.”
Il paragone con Fabio (Cannavaro)?
“Provate a pensare, che genere di amarezza potessi provare nel cogliere le insinuazioni. A un certo punto, m’era venuta pure un’idea: mettere sulla maglietta solo il nome, Paolo. La risposta l’ho data sul campo“.
Antonio De Filippo NAPOLICALCIO.NET