Napoli-Atalanta 0-2: azzurri distratti battuti da una super dea

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Due goal di Caldara consentono all’Atalanta di espugnare il campo del Napoli: 0-2 il risultato finale. Espulso Kessiè nella ripresa.

L’Atalanta fa il colpo in trasferna battendo un Napoli distratto per 0-2 grazie ad una doppietta dell’insospettabile Caldara, giunto a quota 5 reti in questo campionato. Un passo indietro per gli uomini di Sarri che ha inserito anche Milik e Pavoletti nella ripresa, tutto inutile. Espulso per somma di ammonizioni Kessiè.

Sarri si riaffida nuovamente a Mertens che riprende il suo posto al centro dell’attacco: ancora panchina per Milik e Pavoletti, Callejon ed Insigne sugli esterni. Zielinski e Diawara titolari a centrocampo, riposo per Koulibaly: al suo posto c’è Maksimovic.

Gasperini risponde invece con la coppia offensiva formata da Gomez e Petagna, Kurtic alle spalle del duo in posizione di trequartista. Regolarmente al suo posto sull’out di destra Conti, recuperato, Caldara guida la difesa.

Entrambe le squadre dimostrano, sin dai primi minuti, di prediligere un calcio nettamente offensivo, senza dar molto peso ai tatticismi: il primo squillo lo offre Conti, il cui diagonale viene disinnescato in presa bassa da Reina.

Molto più pericoloso poco dopo Insigne: l’attaccante partenopeo ha sul piede il pallone del vantaggio, dalla sua mattonella preferita, ma il pallone va a pizzicare la parte alta della traversa, a Berisha praticamente battuto.

Il Napoli dimostra di soffrire un po’ troppo in difesa, sensazione confermata al minuto 28: su un pallone vagante nell’area azzurra su azione d’angolo si avventa Caldara che, solo soletto, colpisce indisturbato battendo da pochi passi un incolpevole Reina. Per il difensore promesso sposo della Juventus si tratta già del quarto goal realizzato in questo campionato.

I padroni di casa a questo punto si riversano in avanti alla ricerca del pari: Insigne scalda i guantoni di Berisha con un destro potente ma centrale. Ci prova anche Mertens, bravo a destreggiarsi in area: la sua conclusione esce di pochissimo, facendo la barba al palo. Il ‘Folletto’ belga sfiora nuovamente la gioia personale poco prima del termine del primo tempo, direttamente su calcio di punizione deviato sul palo da un reattivo Berisha.

Nei primissimi secondi della ripresa l’Atalanta ha l’opportunità di portarsi sul doppio vantaggio: erroraccio di Maksimovic che spiana la strada a Petagna, il suo diagonale è preda di Reina che blocca la sfera a terra. Il portiere spagnolo è attento anche sul tentativo acrobatico di Conti, bravo a crederci e a fiondarsi su un pallone vagante al limite dell’area napoletana. Sarri capisce che c’è bisogno di più peso in attacco e richiama in panchina Hamsik, al suo posto Milik.

Dopo una prestazione quasi perfetta, arriva l’ingenuità di Kessiè che si fa ammonire per due volte nel giro di tre minuti, lasciando i suoi in inferiorità numerica. Solo pochi secondi dopo però, arriva il raddoppio: bel pallone di Spinazzola per l’accorrente Caldara che, quasi in acrobazia, beffa nuovamente Reina realizzando la sua prima doppietta in Serie A.

La seconda rete atalantina mette nei guai il Napoli che si riversa completamente in attacco. Sarri si gioca anche la carta Pavoletti mettendo in scena uno spregiudicato 4-2-4 che non ha alcun bisogno di interpretazioni.

E’ un assedio alla porta di Berisha che viene anche ammonito per perdita di tempo: tanti attacchi che però non portano a nulla di concreto, soltando ad una sconfitta inaspettata contro un’Atalanta che ora sogna anche qualcosa in più della semplice Europa League.

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