Milan-Napoli 1-2: Balotelli croce e delizia, gli azzurri di Benitez espugnano S. Siro col duo Britos-Higuain

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La squadra di Benitez è riuscita ad espugnare il campo dei rossoneri con una bella prestazione, soprattutto nel primo tempo. Partenopei primi in classifica con la Roma.

Se doveva essere la prova del nove, il Napoli l’ha superata in pieno. Dopo il bel successo europeo contro il Borussia Dormund, la squadra di Benitez si ripete in Italia e fa fuori il Milan, primo avversario di rango incontrato in questo primissimo scorcio di campionato. La sfida di San Siro viene decisa con un goal per tempo: a punire i rossoneri sono una zuccata di Britos e un lampo di Higuain, che rendono inutile la gemma finale di Balotelli e permettono ai partenopei di restare agganciati alla Roma in vetta alla classifica.

FORMAZIONI – Allegri sceglie la via della prudenza, fa accomodare Robinho in panchina e conferma Birsa a supporto di Balotelli e Matri: Poli ritrova una maglia da titolare in mezzo al campo, il rientrante Abate ed Emanuelson sono gli esterni di difesa. Convinto dalla prova in Champions, Benitez conferma per 9/11 la formazione di mercoledì sera: Mesto scalza Maggio sull’out di destra, Dzemaili fa compagnia a Behrami sulla linea mediana, Callejon, Hamsik ed il confermato Insigne si muovono alle spalle di Higuain.

Reina si esalta dopo aver parato il rigore a Balotelli
Reina si esalta dopo aver parato il rigore a Balotelli

PRIMO TEMPO – Dopo il soffertissimo successo sul Celtic, il popolo di San Siro si augura di vedere un Milan più convincente. Il buon avvio dei rossoneri, però, dura sì e no una trentina di secondi. Sfruttando le enormi pecche difensive dei padroni di casa, il Napoli riparte che è un piacere, sfondando ogni volta che accelera. Nel giro di sei minuti, Abbiati trema tre volte: Behrami e Higuain lo graziano nelle prime due circostanze, Britos invece no e, sfruttando una torre area di Raul Albiol, insacca di testa da due passi, portando in vantaggio gli ospiti dopo appena 6′.

La squadra di Allegri, in bambola, sembra sul punto di crollare. Visto che il colpo del ko non arriva, però, i rossoneri riprendono fiato e lentamente vengono fuori, imbastendo una bozza di reazione. A trascinare i compagni, neanche a dirlo, è Balotelli, l’unico in grado di accendere la luce là davanti: dopo un sinistro radente dal limite, respinto con qualche affanno da Reina, SuperMario ci prova su punizione, ma manca di un metro lo specchio della porta. Al terzo tentativo del numero 45 rossonero, meno incisivo dei precedenti, il Napoli capisce che è il momento di reagire: Hamsik gira di testa da buona posizione, ma la sua zuccata termina sul fondo.

Lo sviluppo della contesa sembra sorridere al Milan. Appoggiandosi sul vantaggio trovato in apertura, gli ospiti rallentano vistosamente, dando la sensazione di accontentarsi subito. I rossoneri sembrano finalmente convinti, anche se non hanno trame di gioco convincenti e devono affidarsi agli spunti individuali. Birsa, fin lì poco convincente, prova a diventare protagonista: prima spara alto dal limite, poi mette sulla testa di Matri un pallone che l’ex juventino gira debolmente tra le braccia di Reina.

L’ultima porzione della frazione è decisamente meno divertente. Il Milan si fa preferire, ma non ha più l’incisività mostrata nella prima mezz’ora. Di affondare il colpo, invece, gli ospiti non hanno alcuna voglia, preferendo aspettare con ordine nella propria metà campo. Il primo tempo si chiude tra i mugugni di San Siro, preoccupato anche per un problema al ginocchio accusato da Balotelli: il Napoli va negli spogliatoi con un importante goal di vantaggio.

SECONDO TEMPO – Niang passa tutto l’intervallo a scaldarsi, ma al rientro delle squadre va a riaccomodarsi in panchina: in campo ci sono gli stessi ventidue della prima parte di gara, Balotelli compreso. Il Milan ha una gran voglia di rimettere la gara sui binari preferiti e riparte di slancio, schiacciando di nuovo gli ospiti nella propria metà campo: quando Reina fallisce un’uscita su un corner da destra, però, Mexes non riesce a sfruttare la ghiotta occasione.

I partenopei, organizzati ma ancora troppo passivo, non sembrano intenzionati ad abbandonare l’atteggiamento prudente: restano in attesa, sperando che là davanti qualcuno inventi qualcosa in contropiede. Ad accontentare i compagni pensa Higuain, che all’8′ acceca San Siro con un lampo e, un po’ a sorpresa, trova il goal del raddoppio: il Pipita spara un destro improvviso dal limite dell’area, Abbiati si fa sorprendere e la gara prende la via di Napoli.

La reazione rossonera è finalmente rabbiosa. Allegri aumenta il peso offensivo del Milan inserendo Robinho al posto di Birsa e la mossa dà nuova intensità alle offensive dei suoi. Complice un ingenuo fallo di Raul Albiol su Balotelli, i padroni di casa avrebbero subito l’occasione di rientrare in partita: per una volta, però, SuperMario fallisce dal dischetto, facendosi ipnotizzare da Reina. Il rigore sbagliato non smorza le intenzioni del Milan: la voglia di rialzarsi è ancora tanta, a provarci è sempre Balotelli, il cui destro dal limite va a schiantarsi contro la traversa.

Per rallentare i ritmi rossoneri, Benitez inizia a mettere mano alla panchina. Mentre Allegri rende il Milan sempre più spregiudicato (dentro Niang per Poli e Nocerino per Abate), il tecnico spagnolo richiama uno alla volta i suoi pezzi pregiati: Pandev prende il posto di Hamsik, Mertens regala ad Higuain la standing ovation, Inler dà fiato ad Insigne. I padroni di casa non si arrendono e nel finale trovano il goal dell’1-2. A siglarlo, neanche a dirlo, è Balotelli, che però non riesce a riaprire la gara: Benitez sbanca San Siro e torna a Napoli con tre punti d’oro.

CHIAVE – Più che la qualità tecnica, comunque favorevole ai partenopei, a fare la differenza è la mano dell’allenatore. Benché Benitez sia appena sbarcato a Castel Volturno, il Napoli dimostra di avere un impianto di gioco collaudato: a dispetto di qualche sofferenza di troppo, le idee sono sempre chiare e l’organizzazione non manca mai. Dalla parte opposta, invece, il progetto tattico di Allegri è uno ed uno soltanto: cercare Balotelli nel più breve tempo possibile e sperare che sia lui ad inventare qualcosa. Finché SuperMario gira, San Siro spera: il rigore sbagliato ad inizio ripresa fa calare il sipario sul match, che non si riapre neanche col gioiello finale del numero 45 rossonero.

MOVIOLA – La sfida di San Siro è subito vivace, le due squadre giocano a ritmi alti ma sempre entro i limiti della correttezza. Il primo episodio da moviola arriva dopo una decina di minuti, quando Birsa cade in area dopo un contatto con Behrami: il tocco è lieve, Banti fa bene a lasciar correre. A cinque minuti dall’intervallo, nella stessa porzione di campo, è Poli ad invocare il fischio dell’arbitro: l’intervento di Zuniga è scomposto, il rigore ci stava. Nessun dubbio, invece, sul penalty concesso al Milan ad inizio ripresa: il fallo di Albiol su Balotelli è tanto ingenuo quanto netto. Qualche perplessità nel finale, quando Mesto sbilancia SuperMario nell’area partenopea: il fischietto livornese non interviene, la sensazione è che la decisione sia giusta.

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