Buona la prima. Nel torrido pomeriggio ateniese, mitigato appena dalla brezza delle Cicladi serbatoio di tanti napoletani in vacanza, il neo Napoli in formato europeo trasforma la curiosità in lieta novella, archiviando con autorità la pratica Panionios e presentandosi nel miglior modo possibile al proscenio del palcoscenico europeo. L’armata di Choutos e compagni non si è rivelata certo un avversario insormontabile, ma è da dire che sono stati ben più deboli le compagini affrontate negli anni passati dai team italiani nel primo turno di Intertoto. Davanti ad un’intera città sintonizzata davanti a un’esosa ex emittente pornografica o ad un balbettante streaming pirata in lingua originale, Reja vara il 3-5-2 d’ordinanza, con Bogliacino rifinitore alle spalle di Denis. In difesa è Rinaudo a sostituire l’infortunato Santacroce. La partenza è da brividi: passano appena due minuti e Choutos, arrivato con troppa facilità in area di rigore azzurra, a tu per tu con Iezzo colpisce la traversa. Il Napoli si riorganizza e comincia a prendere in mano le redini dell’incontro. Al quinto Denis va via di forza, ma il suo tiro termina di poco a lato. Dopo 13 minuti è Bogliacino a impegnare severamente il portiere greco, poi il solito Choutos si vede annullare una conclusione finalizzata in netta posizione di fuorigioco. L’incontro è equilibrato, e nonostante il pressing a centrocampo di Blasi e Gargano il Panionios riesce ad arrivare più facilmente dalle parti di Iezzo. Al 23esimo Kumourdzi spedisce a lato un colpo di testa. Ma il Napoli c’è, e lo dimostra portandosi in vantaggio: è la mezz’ora del primo tempo quando Blasi recupera un pallone a centrocampo per poi smistarlo verso Denis: azione di prepotenza dell’argentino, che dopo essersi trascinato un paio di avversari mette al centro per Bogliacino che non sbaglia. E’un gol importantissimo in chiave doppio-confronto. Gli ellenici sono tramortiti e non riescono a progettare una reazione efficace: il Napoli è padrone del campo, ed una volata di Maggio per pochissimo non viene ribadita in rete dal solito Denis, il quale pochi minuti dopo si sortisce in un’azione personale senza conseguenze. I greci prendono coraggio, ed al 37esimo è ancora la traversa a negare il gol a Kumourdzi. Il finale di tempo registra un’azione per parte: prima è Blasi ad impegnare il portiere ellenico, poi ci pensa Iezzo a bloccare un pallone vagante in area pericolosissimo respingendo a mani basse. Nella ripresa il ritmo degli azzurri cala vertiginosamente, ed il baricentro arretrato consente al Panionios di spingere: al 48esimo Iezzo è costretto ad uscire sui piedi di Choutos, poi Skoufanis prova un destro che termina altissimo. Ma è il Napoli a sfiorare il raddoppio al 59esimo, con Denis che è troppo precipitoso a raccogliere un delizioso invito di Bogliacino. Pochi minuti dopo grandissima sgroppata di Maggio, che mette al centro per Denis: la conclusione del Tanque è respinta dal portiere ateniese, poi il tape-in di Hamsik si spegne sul fondo. Gli azzurri cominciano a soffrire, sofferenza che si accentua quando al 77esimo l’appesantito Rinaudo si becca il secondo giallo lasciando il Napoli in 10. Pià e Pazienza rilevano Bogliacino ed Hamsik, ma il Panionios è troppo debole per provocare seri pericoli alla retroguardia azzurra. Anzi, è ancora il Napoli a sfiorare il raddoppio con Denis, che tutto solo manda alto un assist di Pià che si era involato in contropiede. Nel recupero il neomelodico argentino riesce ad andare finalmente in gol, ma al di là della linea dei difensori. Poco importa tuttavia: era importante vincere, quantomeno segnare qualora fossero sorte difficoltà, ma il Napoli è andato ben oltre. Dolce è la Grecia, esattamente come 20 anni fa.
C.Francesco Piantedosi
