De Laurentiis scatenato: “Da Klopp a Benitez, ho parlato con tanti… Il tecnico del Napoli dovrà avere le palle”

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Il patron ha svelato i progetti legati all’organizzazione del ritiro estivo, svelato indizi sulla scelta del nuovo allenatore e assicurato: “Il ragù verrà buono… “.

E’ il solito fiume in piena, Aurelio De Laurentiis, in occasione della presentazione del ritiro estivo 2013/2014 del Napoli.

Per la terza stagione di fila gli azzurri prepareranno la stagione a Dimaro, in Trentino, ma la kermesse dà lo spunto al patron anche per toccare altri tasti.

A Castel Volturno il numero uno azzurro presenta la sede: “Mi è venuta in mente l’idea di creare un rapporto con i giovanissimi che dovrebbero diventare i nuovi tifosi, fare dei campi estivi ed invernali con i bambini dai 6 ai 12 anni.

Coprire l’estate con 50 allenatori, giocatori vecchi e nuovi per allenare questi ragazzi. Prima il Trentino, poi Capri, Ischia in Campania”. Il patron dei partenopei ha poi svelato preziosi indizi su quella che sarà la scelta del nuovo tecnico: “La caratteristica principale del nuovo tecnico che verrà è che deve nutrire un profondo amore per la napoletanità: questo è fondamentale.

Deve radicarsi sul territorio, iniziare a parlare anche napoletano. Domani mi trasferisco a Londra. Tornerò in Italia il 16 giugno. Sono mesi che sto seminando… “.Successivamente, è tempo di nomi: “Ho sentito Benitez, Pellegrini, Di Matteo, Klopp che mi disse che non era disponibile fino al 2016, Blanc, Deschamps.

Anche tutti gli italiani disponibili, avevo pensato anche a Lopez, ma poi avrei fatto uno sgarbo a Cellino… Per me l’allenatore incide al 15% dal punto di vista tecnico, poi bisogna capire quando può influire anche su altri aspetti. Anche la durezza fa parte della crescita”.

Sul divorzio con Mazzarri, De Laurentiis è laconico: “Gli avevo proposto un contratto di due anni, ma avevo subito iniziato a guardarmi intorno, me ne sono intervistati parecchi, anche per capire se convivere sotto lo stesso tetto era simpatico o meno.

Con Mazzarri bastava uno sguardo per intenderci, poi ognuno di noi ha le sue convinzioni. Io non voglio fare una squadra di giovani da far crescere e poi vendere. Abbiamo sempre giocato con la difesa a tre? Non mi lascio condizionare dal modulo nella scelta del nuovo allenatore. Il nuovo tecnico mi deve convincere per le palle che avrà”. In questo ‘tam-tam’ di nomi, una cosa è certa:”Il nuovo allenatore arriverà in tempi brevi, eventualmente avremo anche la possibilità di cambiare di pochissimo le date del ritiro. Poi eventualmente potremmo trattenerci anche un pò in Inghilterra dopo il quadrangolare di Londra, se ce ne fosse bisogno”.

Ecco il pensiero del presidente sul ‘rebus’ legato a Edinson Cavani, il cui futuro all’ombra del Vesuvio appare ancora all’insegna di una profonda incertezza: “Se rimane non può venire nessuno. Dzeko? State calmi, il ragù viene fuori e pure buono”.Per ciò che riguarda l’annata appena andata in archivio, DeLa traccia un bilancio soddisfacente: “Mi sono piaciuti tutti i protagonisti, mi dà la carica per capire dove migliorare questo gruppo di lavoro. Sto studiando quale sarà in futuro il modello migliore per fare molto bene sia in campionato che in Champions. E’ questo il problema da verificare nei prossimi 36 mesi in attesa che il calcio cambi, si elimini l’Europa League, si riducano le squadre in Serie A”.

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