De Laurentiis deciso su Sarri, Higuain resta: “Ma se un pazzo paga la clausola”

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Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis assiste ad Italia-Portogallo al fianco di Platini, illustra il binomio Sarri-Napoli e spara a zero sul nostro calcio: “E’ un circo!”.

Carlo Tavecchio tra Aurelio De Laurentiis e Michel Platini. Questo lo scenario a Ginevra, in campo ci sono Italia e Portogallo, ma ciò che colpisce è l’estrema vicinanza tra il patron del Napoli e il presidente dell’UEFA dopo il ‘caos’ sollevatosi al termine della semifinale d’andata di Europa League tra azzurri e Dnipro.

Il patron azzurro, nonostante le pesanti dichiarazioni rilasciate nella ‘pancia’ del ‘San Paolo’ al triplice fischio del match che compromise l’approdo in finale di Hamsik e soci (complice il pari ucraino realizzato in fuorigioco da Seleznyov), ha presenziato in terra elvetica a pochi centimetri da colui contro il quale si era scagliato lo scorso 7 maggio.

“Arbitraggio inadeguato per l’Europa League, figuraccia dell’Uefa e di Platini, forse è meglio che se ne vada – disse il presidente del Napoli – C’è un monarca come lui non in grado di tenere in alto questa competizione. Fa figuracce, ora che deve pensare nella sua cameretta? Forse ha fatto il suo tempo. Ma che credibilità puoi avere?”.

A separare De Laurentiis e Platini c’è Tavecchio, terza figura di un ‘quadretto’ che in pochi avrebbero immaginato potesse vedersi. Ma tra i due, amabilmente a colloquio anche nel ‘box’ posto in tribuna autorità, pare proprio essere scoppiata la pace.

Ma non è tutto, perchè a margine della gara il patron ha illustrato la scelta di portare Sarri all’ombra del Vesuvio: “Dobbiamo ripartire da un concetto tutto italiano – ha detto alla ‘RAI’ – me lo sono messo in testa dopo alcune verifiche fatte all’estero da cui è emerso che non hanno accettato l’Europa League. Ci ho visto troppo provincialismo, allora ho deciso di ripartire dalla provincia italiana. Crediamo nei nostri giovani, in attesa che cambi questo calcio. E deve cambiare molto… Mi piacciono tanti giocatori, siamo in una fase di ridefinizione totale”.

Quando si parla di sistema nostrano, De Laurentiis è incontenibile: “Sono preoccupato per i bilanci delle nostre società, Tavecchio mi confermava che forse solo in 3 potrebbero iscriversi al campionato… E poi dobbiamo metterci una pezza da italiani, che ad ogni costo devono farla franca”.

“I tornei sono tutti sbagliati – ha aggiunto il patron azzurro – è il momento di dire che federazione e Lega devono cambiare, mentre CONI e soprattutto Stato devono mettersi con noi. Così non si può andare avanti, è un circo, guardo e partecipo… non ho fretta”.

Il presidente del Napoli ha anche parlato ai microfoni di Sky: “Immobile? Io penso a tutti ma è l’allenatore che deve decidere in base ai suoi schemi. Io ho pensato a Sarri perchè lui è l’uomo giusto per aprire un ciclo, è uno studioso del calcio, uno che ci mette grande impegno, facciamo quindi decidere anche a lui cosa fare. Valdifiori? Era una realtà dell’Empoli, sarà Sarri a decidere se può essere una realtà anche al Napoli“.

Infine un accenno a quell’Higuain che in molti vedono in partenza: “Se un giocatore ha un contratto deve rispettarlo. Se poi arriva un pazzo che vuole pagare la clausola rescissoria uno ci pensa. Ma siccome questa cosa non accade è un giocatore del Napoli“.

De Laurentiis Tavecchio Platini
De Laurentiis Tavecchio Platini

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