Il patron azzurro si è intrattenuto a lungo, nell’ordine, con il tecnico, con i giocatori e con il direttore sportivo per cercare di analizzare i motivi alla base della crisi.
La voce del padrone. Aurelio De Laurentiis è piombato in mattinata al centro sportivo di Castel Volturno, da cui è uscito soltanto poco dopo le 16. Inutile precisare il motivo della sua visita: il presidente è accorso al capezzale di un Napoli che non corre più e non fa più punti. La debacle di Verona ha ulteriomente minato il morale di un gruppo apparso irriconoscibile da più di un mese a questa parte.
In tutto, il patron azzurro ha trascorso circa sei ore al centro sportivo. Tempo impiegato per parlare, nell’ordine, prima con Walter Mazzarri, poi con i giocatori ed infine col fidatissimo Riccardo Bigon, suo braccio destro nonchè direttore sportivo del club.
Non è da escludere, ma non ci sono ancora conferme ufficiali in tal senso, che De Laurentiis abbia voluto affrontare anche il discorso del futuro dell’allenatore, tuttora assai incerto, tanto che stanno già circolando i nomi dei possibili sostituti (Pioli del Bologna in testa, ma non mancano le voci su Lucescu ed altri).
Di certo il presidente-produttore – che quest’oggi ha ‘isolato’ la squadra dai media – avrà voluto fare un richiamo generale ai suoi, spronati a tenere alta la guardia: troppo importante, sia per il prestigio che per le casse societarie, l’obiettivo Champions, meglio se diretta (tramite il secondo posto). Fallirlo potrebbe aprire le porte in estate ad una vera e propria rivoluzione.
“Ho voluto dare la carica a tutti per questa parte finale di campionato da considerare come un torneo a parte. Sono certo che tutti daranno il massimo“, le concise dichiarazioni di De Laurentiis al termine del pomeriggio di lavoro, apparse sulla pagina Twitter del club.