Sul probabile ricorso contro le due giornate di squalifica, disposte dal giudice sportivo tramite lo strumento della prova televisiva, all’attaccante azzurro Marcelo Zalayeta, è intervenuto l’avvocato del Napoli Grassiani: “Una volta che avremo nelle mani gli atti, la società avrà sette giorni di tempo per decidere se presentare il ricorso. In questo campionato ed in questa stagione dobbiamo fare i conti con regole. Mi permetto di fare una precisazione sul parallelismo su quanto accaduto nella gara con la Juventus e quanto accaduto con il Torino. Nel primo caso per noi la prova tv prodotta fu provvidenziale e ci permise di smentire il giudice sportivo. Le immagini dimostrarono l’allungamento della maglia di Zalayeta e la Corte di Giustizia accolse le nostre spiegazioni ritirando la squalifica. Questa volta, invece, il tutto si basa sul contatto tra la mano del portiere ed il piede di Zalayeta. Un’attaccante pressato da un difensore con un portiere alto un metro e novanta che si interpone tra se e la porta come deve comportarsi per ottenere un rigore sacrosanto e non incorrere nella squalifica? O si immola o è costretto a saltare. Adesso il Napoli ha preavvisato di questa iniziativa chiedendo copia degli atti. Quando ci saranno trasmessi i tempi saranno adeguati per una tranquilla valutazione ma devo dire che i casi non sono identici ma hanno parecchio in comune. Il Napoli ha fatto quanto in suo possesso ed in sua facoltà per poter procedere con serenità”.
Alejandro Esposito
