Rafa Benitez in conferenza stampa alla vigilia dell’andata tra Napoli e Dnipro: “Voglio parlare solo di calcio. Torna Reina? Domani non ci sarà: gioca Andujar!”.
Solo tre passi dal sogno. Il primo, domani sera, al San Paolo contro gli ucraini del Dnipro. Il Napoli va a caccia del secondo trofeo internazionale della propria storia, e dopo aver distrutto il Wolfsburg negli ottavi di finale Rafa Benitez crede nella grande impresa. Anche se gli argomenti di discussione sono pure altri.
Nella conferenza stampa alla vigilia della semifinale si parla ovviamente della questione rinnovo: “Il mio procuratore in arrivo a Napoli? Sì, verrà qui e parlerà con De Laurentiis . Il presidente sa quali sono le mie esigenze. Però oggi voglio parlare soltanto di calcio, siamo in semifinale di Europa League e dobbiamo esserne orgogliosi” .
Già: domani c’è il Dnipro al San Paolo, prima del ritorno in programma tra una settimana in Ucraina. “Intanto dobbiamo vincere, magari senza prendere goal in casa. Strinic mi ha parlato bene di questo avversario, noi dobbiamo imporre i nostri ritmi di gioco”.
Con due battute, Benitez mostra di pensare soltanto al presente. Alla semifinale di Europa League, al Dnipro. “Un ritorno di Reina al Napoli? Domani Pepe non sarà a disposizione, c’è Andujar …” , rivolto al portiere seduto accanto a lui. E poi: “Orgoglioso di far parte di questo club anche in futuro? Per il momento sono orgoglioso di poter sedermi su questa panchina domani” .
In campionato, il Napoli oscilla ma rimane lì, a pochi metri dal terzo posto. “Mi è spiaciuto perdere in quella maniera contro l’ Empoli , ma per fortuna abbiamo reagito bene contro il Milan . Vogliamo chiudere bene la stagione, io al terzo e pure al secondo posto ci credo ” dice ancora Benitez.
“Chi giocherà domani sera? Sceglierò i giocatori più in forma e quelli che riterrò più adatti per sfidare il Dnipro – dice ancora – Più che i moduli è però importante la mentalità con cui si scende in campo. Bisogna adattarsi, anche se so che giocare con lo stesso schema consente di avere dei meccanismi maggiormente rodati” .
Ancora sulla questione futuro: “Il presidente conosce le mie idee e ne parlerà col mio procuratore. Ma ripeto, oggi voglio parlare soltanto di calcio, perché dopo 26 anni questa semifinale rappresenta qualcosa di storico. Vogliamo dimostrare che la città si merita un riconoscimento europeo. Vogliamo la finale“.
