Dzemaili porta in vantaggio i napoletani, che poi arretrano e subiscono il pari di Danielsson, dove Rosati ha qualche responsabilità, nel finale decide un rigore del Matador Cavani.
STOCCOLMA – Cavani porta il Napoli ai sedicesimi di Europa League. Un rigore in pieno recupero del Matador, alla sesta polpetta in Europa League, consente agli azzurri, in 10 per l’espulsione nel finale di Aronica, di vincere 2-1 in casa dell’Aik Solna e di centrare la qualificazione con un turno di anticipo. Decisiva anche la sconfitta del PSV, battuto 2-1 in casa dal Dnipro che passa come primo nel girone F. Mazzarri conoscerà la sua avversaria per il prossimo turno (in programma il 14 e 21 febbraio, prima in trasferta non essendo testa di serie) il 14 dicembre, quando ci sarà il sorteggio a Nyon, nell’urna entreranno anche le terze classificate degli otto gruppi di Champions.
APRE DZEMAILI – Ha giocato a sprazzi il Napoli a Stoccolma, alternando momenti di gioco frizzante a minuti di sofferenza assoluta in cui ha subito la vivacità e la spensieratezza degli svedesi, decisi a chiudere in bellezza lo stadio in cui aveva giocato anche Pelè con la speranza di avere ancora chance qualificazione. Con Cavani leader in campo il Napoli ha avuto un buon approccio alla partita, è rimasto corto in campo ed è stato bravo a ripartire nonostante le pessime condizioni del terreno di gioco. Da un contropiede molto ben orchestrato è nato il vantaggio azzurro, con Dzemaili che ha avviato l’azione ed è andato a chiuderla in rete dopo una pregevole rifinitura del Matador. Dopo il gol, però, la squadra di Mazzarri ha dovuto subire la veemente reazione dell’Aik, che è salito in cattedra ed ha cominciato a macinare gioco. Da un cross dalla trequarti è nato così il pareggio di Danielsson, che di testa dal limite ha beffato Rosati con una deviazione sul palo lontano.
CHIUDE IL MATADOR – Infuriato Mazzarri, che è stato costretto ad aspettare il secondo tempo per rivedere gli azzurri rientrare in partita e lanciarsi alla ricerca del successo. Hanno dato vivacità gli ingressi di Zuniga, Inler e Hamsik (fuori Mesto, Donadel e Dzemaili), ma Cavani e Vargas non sono riusciti a capitalizzare le occasioni avute (una sulla linea clamorosa). Si è complicato invece il finale di partita, anche per la severa espulsione di Aronica (fallo su Bangura lanciato a rete) che ha lasciato i suoi compagni in inferiorità numerica all’85’. In pieno recupero però Cavani ha estratto dal cilindro un numero dei suoi: ha conquistato un rigore e poi lo ha trasformato di precisione facendo impazzire di gioia i tanti tifosi azzurri a Stoccolma. L’ultimo gol nello stadio Rasunda, quello che aveva ammirato anche Pelè e che stasera ha ospitato l’ultima partita prima di essere abbattuto, è il suo. Il Matador fa la storia.
